Napoli: LiSiapp, rischio compromissioni indagini per limitazioni intercettazioni

 Il Libero Sindacato Appartenenti Polizia Penitenziaria LISIAPP –accoglie con soddisfazione la notizia della brillante operazione anticamorra compiuta dai colleghi del Nucleo investigativo Centraledella Polizia Penitenziaria e dai Carabinieri del Comando provincialedi Caserta che hanno dato esecuzione ad un ordinanza di custodia cautelare (R.G. GIP nr. 28210/09), emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli – Giudice Dr. Raffaele Piccirillo – nell’ambito del procedimento penale nr. 54331/08 R.G.N.R Sost. Proc. dott. Catello MARESCA D.D.A. Napoli. Nel predetto provvedimento risultano coinvolti tra l’altro anche due appartenenti al Corpo della Polizia Penitenziaria P.A. e A.D. in servizio presso la Casa Reclusione di Carinola. Al primo viene contestato il reato di corruzione con l’aggravante di aver commesso il fatto al fine di agevolare l’associazione camorristica dei Casalesi – Fazione Bidognetti, al secondo vengono contestati i reati di corruzione e spaccio di sostanze stupefacenti all’interno del carcere di Carinola. Gli episodi contestati risalgono a fatti accaduti all’interno del penitenziario casertano nel periodo 2006-2007. “Con immenso piacere apprendo che la lotta alla criminalità continua con vigore e intransigenza e nutro la comune speranza – aggiunge l’esponente numero uno del Lisiapp guidato da Mirko Manna – che si giunga a concreti risultati. Per una regione che estremamente necessita di regole universalmente rispettate e che ripetutamente diviene protagonista della cronaca più nera – sottolinea Manna – questa vittoria della legalità non può che essere vista come una rigenerante boccata d’ossigeno ma con qualche preoccupazioni di sorta sul futuro”. “Il brillante lavoro dei colleghi del NIC del Corpo – afferma il sindacalista – rischia di essere vanificato se a questo non seguiranno politiche di tutela e ripristino della legalita’ nei territori piu’ a rischio ma soprattutto se non si assumeranno decisioni forti verso quegli amministratori e quegli apparati che infrangono le regole del vivere comune e civile”. I cittadini continua Manna, debbono rendersi conto che l’attività di Governo invece di essere coerente con quanto sbandierato in campagna elettorale, è sinora stata caratterizzata dalla volontà di punire le Forze dell’Ordine ed i Magistrati, colpevoli delle innumerevoli indagini che hanno portato alla luce cricche di signorotti dediti a trarre profitto dalla gestione della cosa pubblica. Ma il pur giusto entusiasmo per i risultati conseguiti non può e non deve farci dimenticare che tali attività rischiano in un futuro prossimo di vedersi irrimediabilmente compromessi a causa delle limitazioni sulle intercettazioni, dove in nome di una “privacy” gli accordi finalizzati a rubare non può essere violata dagli ascolti dei tutori dell’Ordine che ritengono invece le intercettazioni uno strumento indispensabile per le attività di indagine, che aggiunto ai continui tagli ai capitoli di spesa necessari per il funzionamento dell’apparato sicurezza non consentiranno di attuare un adeguato controllo del territorio facendo venir meno la sicurezza dei cittadini. A ciò si aggiunga che per i prossimi 4 anni le Forze dell’Ordine rimarranno con gli stessi stipendi di oggi con una perdita compresa tra i 6/7000 euro ad oltre 10.000 euro e con buone possibilità che le ore di lavoro straordinario e tutte le indennità dovute per corrispondere servizi particolari non vengano pagate, con buona pace di tutte le indagine. Oggi solo grazie al continuo senso di attaccamento allo Stato e al rispetto nei confronti dei cittadini che degli appartenenti alle forze dell’ordine, a volte, pur di ottenere i risultati sono disposti anche a mettere soldi di tasca propria rendendo possibile ottenere i risultati di cui oggi ne siamo fieri. Ma domani ? Conclude la nota del Lisiapp
Li.Si.A.P.P.