Salerno: aperture domenicali, Cisl dice no

Aperture domenicali, la Cisl Salerno scende in campo per difendere i diritti dei lavoratori del commercio. Il monito arriva direttamente dal segretario generale del sindacato di via Zara, Giovanni Giudice, che, già qualche tempo fa, aveva ribadito il proprio no sulla questione della liberalizzazione degli orari di apertura dei negozi. “Come confederazione provinciale abbiamo deciso di sposare la battaglia della Fisascat nazionale. I recenti provvedimenti governativi hanno concesso agli esercizi commerciali tutte le aperture domenicali e festive e ampliato gli orari giornalieri, costringendo i dipendenti del settore a turni di lavoro stancanti, che consentono raramente di avere domeniche libere. Queste iniziative non aumentano i consumi, costringono i commessi a turni sempre più massacranti, limita la libertà delle persone che lavorano ed anche i costi di gestione delle attività commerciali”. Quindi, secondo il segretario generale della Cisl salernitana, il lavoro domenicale va regolato: “Ci devono essere regole certe, che pur venendo incontro alle esigenze di tutti, possano garantire ai lavoratori del settore di godere del legittimo riposo per dedicare del tempo a se stessi, alla famiglia, agli amici. Questa liberalizzazione selvaggia non produce posti di lavoro, ma vengono semplicemente creati nuovi orari di lavoro sempre più impraticabili ed impegnativi. Una battaglia di civiltà e per i diritti delle persone, quindi, quella della Cisl Salerno, che si schiera al fianco degli lavoratori del settore, composto per la maggior parte da donne, con contratti part-time che vedranno aumentare solo le proprie difficoltà con l’apertura domenicale selvaggia. “Da sempre la nostra azione sindacale propone una conciliazione concreta dei tempi di vita e di lavoro che, queste aperture continue, rendono ormai difficile. Tutto ciò in presenza di una forte carenza di servizi per aiutare la famiglia in particolare nei giorni festivi. Il tempo è prezioso, il tempo libero ancora di più, visto che questi lavoratori ne hanno sempre meno. E, quindi, una sua equa gestione diventa essenziale per il nostro benessere e quello di tutti. Spero che i commercianti salernitani non diano vita a questa liberalizzazione selvaggia rispettando i propri dipendenti”, ha concluso Giudice.