Diritto Sanitario: Rivoluzione anche nella legislazione italiana

Nicola Crisci (*)

Presentato a Roma il XIV Rapporto AlmaLaurea (Consorzio di università italiana) – sulla condizione occupazionale sulla condizione occupazionale. I media, come al solito, amano i titoli emozionanti, la “alta” cronaca nera, le crisi, le risse politiche, gli arresti eccellenti. Per esempio, anche giornali di cultura economica, scrivono: “Il rapporto XII AlmaLaurea mette in luce la difficile condizione occupazionale dei giovani. Ingegneri e MEDICI, crolla il mito. anche le PROFESSIONI inossidabili soffrono le crisi del lavoro” (B. Pacelli, Italia Oggi 7 marzo 2012, 38). Un altro titolo: “Si faccia curare in clinica, Napoli, arrestato un primario” (F. Fabrizio, La Città, 7 marzo 2012, 5); ancora “Sanità accusata di truffa, Tempi lunghi in ospedale, rapidi (ma con parcelle) nella sua struttura. Dirottava i pazienti in clinica, Napoli, super primario in cella”. (Corriere della Sera, 7 marzo 2012, 23). Leggo, però, nell’edizione italiana (febbraio 2012, n. 743) di Bullettin europeèn (Tribuna libera fondata nel 1950 da J. Constantin Dragan, anche autore del volume Viaggio nel tempo, (Milano, 2008), la presentazione del volume di Mario M. GIORDANI. Appunti di un chirurgo per vocazione (Roma, Grafica G., seconda edizione, 2012, 295 del Bullettin europeèn (pag. 15): “Un grande chirurgo racconta le sue esperienze umane e professionali, le sfide affrontate fuori e dentro la sala operatoria in un volume prezioso per chi ha davvero a cuore la salute degli altri e utile per tutti”. Finalmente, poi, un presidente dell’Ordine dei medici (dott. Mario Falconi di Roma” annota: “Affermo ormai da tempo che se la stragrande maggioranza dei medici interpretasse la professione come è svolta su Appunti di un chirurgo per vocazione di Mario Giordani, nel pieno rispetto del codice deontologico noi saremmo la “lobbystica” più autorevole della nostra società”. Finalmente, ancora che i medici sono “curati” dai “tecnici del Governo Monti” e non dai medici politici, non dai medici sindacalisti e non da medici corporativi degli Ordini (lobby mediche), ai quali, con il ministero della Sanità, proporranno al Parlamento “medico di famiglia anche di notte e nel weekend” e non il “numero massimo” ai 47.000 medici di famiglia con gli oltre 300.000, con 2 milioni di cittadini quotidianamente dal medico di famiglia (M. Bacci, Rivoluzione per i medici di famiglia studi aperti sette giorni su sette (la Repubblica 8 marzo 2012, 1). Così migliaia di posti flessibili per giovani. Questa è la riflessione che presentiamo per la segnalazione del volume Diritto sanitario a cura di Lorenzo Lamberti (Guida giuridica, Milano, 2012, IPSOA, Gruppo Wolters Kluwer, 2012, 586), poiché nello stesso tempo è un lavoro di ricerca specifica sulla vigente disciplina, con una selezione degli orientamenti della Cassazione citando le fonti della contrattazione collettiva e con segnalazioni della dottrina, in calce, ai capitoli per i relativi approfondimenti, di regola poi vengono consultati dai medici legali e/o specializzati, soprattutto docenti universitari. In appendice vengono riportati il Contratto integrativo per la definizione dei rapporti giuridici ed economici tra l’azienda ospedaliera, il Contratto di prestazione di opera intellettuale, lo Statuto della Società della salute di Firenze del 26 febbraio 2009 e lo Statuto della Fondazione IRCCS e l’Indice analitico con finalità di ricerca biomedica e sanitaria, di formazione professionale, di educazione, di istruzione di formazione pre e post laurea, di sperimentazioni e monitoraggi, di rapporti con le istituzioni. Purtroppo, come risulta dalle cronache sanitarie, dalla Lombardia alla Sicilia, fino ad oggi, nelle USL-ASL e nella Aziende ospedaliere sono prevalsi i rapporti con gli amministratori e i politici, gestori regionali e territoriali. Dal Sommario del volume i Capitoli. Il diritto al saluto:

1.  Il diritto alla salute (Lorenzo Lamberti)

2. Il servizio Sanitario Nazionale e i Servizi Sanitari Regionali (Lorenzo Lamberti, Mario Areneo)

3. Le prestazioni di servizi sanitari (Lorenzo Lamberti)

4. I soggetti (Lorenzo Lamberti, Mario Areneo)

5. Il rapporto di lavoro del personale delle Aziende Sanitarie Locali (Lorenzo Lamberti, Mario Areneo)

6. Rischio clinico e responsabilità connesse all’atto medico (Gianluca Morretta)

7. L’attività contrattuale delle Aziende Ospedaliere e Sanitarie (Lorenzo Lamberti e Pasquale Morra)

8. L’assistenza sanitaria nello spazio sanitario europeo (Lorenzo Lamberti e Pasquale Morra)

9. La fiscalità delle aziende del SSN (Luigi Recchioni). Queste nostre notizie sono soltanto utili per l’individuazione di strumenti conoscitivi per un complesso e difficile, lavoro, certamente diverso da altri lavori intellettuali e professionali. Ho altri scritti, saggi e relazioni in materia di normativa medico-sanitaria, preferisco dedicare questi miei odierni Appunti al prof. ing. Raimondo Pasquino, rettore dell’Università degli studi di Salerno, determinante protagonista della istituzione della Facoltà di Medicina e Chirurgia a Salerno, ricordando ai rappresentanti istituzionali “salernitani” che il prof. Raimondo Pasquino è stato candidato ed è Presidente del Consiglio comunale di Napoli. Con ammirazione e con i migliori auguri.

(*) Docente universitario f.r. di Legislazione del lavoro, Legislazione sociale e di Diritto del lavoro nell’Università degli Studi di Salerno. Libero docente di Legislazione del Lavoro nell’Università degli Studi Federico II di Napoli. Socio dell’Associazione Giuristi Italia-USA e dell’Associazione per gli scambi culturali tra Avvocati Italiani e Tedeschi

Un pensiero su “Diritto Sanitario: Rivoluzione anche nella legislazione italiana

  1. Apprezzando molto questo scritto, che ha il pregio di concentrare il focus sulla spesso nebulosa giurisdizione che dovrebbe tutelare i diritti di chi e’ malato. Non sempre e’ saggio affidarsi, per esempio, alle associazioni che si presentano come tutelanti i diritti del malato. Proprio ieri ho scoperto che, mentre il termine per richiedere “giustizia” per un errore sanitario e’ di dieci anni, quello per vedersi risarcire i cosiddetti danni collaterali scende a cinque. Dopo tre anni di volontariato presso un ente che dovrebbe difendere l’interesse dei malati mi sono resa conto che e’ tutto politicizzato, persino il volontariato. Certi medici, che probabilmente hanno in tasca qualche tessera di partito, non si toccano, altri fanno magari da capro espiatorio. E’ una logica corrotta e perversa cui occorre prestare attenzione. Roma e’ molto generosa a rimborsare le onlus che si mascherano come paladine dei deboli e poi o sono inutili o fanno gli interessi di parte. Sono dura lo do, e non voglio generalizzare, ma io sono rimasta scottata per bene anche nella mia dignità professionale, e posso testimoniare che di fronte ad un danno sanitario non si deve perdere tempo con chi promette aiuto, bisogna rivolgersi con tempestività all’autorità giudiziaria. Il binomio sanità e politica va spezzato, di mezzo ci siamo noi con il diritto alla salute. Complimenti vivissimi all’Autore per uno scritto utile e concreto.
    Con i migliori saluti.
    Giovanna Rezzoagli Ganci

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