Salisburgo: Alfonso Andria nell’Accademia Europea delle Scienze e delle Arti

Il sen. Alfonso Andria è stato nominato nell’Accademia Europea delle Scienze e delle Arti. Il riconoscimento gli è stato consegnato dal Presidente della Repubblica di Macedonia Gjorge Ivanov  e dal Presidente dell’Accademia nel corso della sessione plenaria che ha avuto luogo quest’oggi, sabato 3 marzo, nell’Aula Magna dell’Università di Salisburgo. Gli ambiti di interesse e di ricerca nei quali si articola il lavoro  dell’organismo culturale transnazionale sono svariati e spaziano dalle discipline umanistiche alla Medicina, dalle Arti alle Scienze ambientali, dalle Scienze sociali alle Religioni del mondo e in ciascuno di essi vengono realizzati progetti e promossi dibattiti, workshop e convegni. Tra i più recenti risultati raggiunti: la “Carta dellaTolleranza” redatta a seguito di una serie di iniziative sul dialogo interreligioso e il “Manifesto della Libertà delle Scienze”, entrambi consegnati all’ ONU e al Parlamento Europeo. Alfonso Andria, Presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali, con sede in Ravello, costituito il 10 febbraio 1983 sotto gli auspici del Consiglio d’Europa, ha dichiarato: “Ho interpretato la nomina a Membro della prestigiosa Accademia Europea delle Scienze e delle Arti non come un riconoscimento alla mia persona, ma al ruolo che il Centro di Ravello, alla cui nascita ho concorso e che mi onoro di presiedere, ha saputo ritagliarsi in circa trent’anni di attività, avvalendosi dell’apporto di tante autorevoli espressioni della Comunità scientifica internazionale”.  “Ancora una volta – continua Andria –  desidero esprimere gratitudine al Sen. Mario Valiante che, all’epoca rappresentante italiano nell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’ Europa, volle l’istituzione del Centro, riuscendone ad ottenere la localizzazione a Ravello. Abbiamo faticosamente costruito nel tempo, con l’apporto entusiastico e di alta professionalità dell’equipe del Centro, un percorso d’impegno nel settore  della salvaguardia e della valorizzazione del patrimonio culturale attraverso iniziative di formazione post-universitaria, attività di  ricerca, seminari e convegni, ed un ritmo ininterrotto di pubblicazioni  scientifiche”. “Tutto ciò – conclude il parlamentare salernitano –  ha guadagnato al Centro Europeo per i Beni Culturali un diffuso apprezzamento ed un ruolo di rilievo nella rete europea. Gratificazioni di valenza così spiccata, come quella che è venuta dall’ Accademia Europea delle Scienze e delle Arti, rappresentano la migliore ricompensa morale e ci spingono a proseguire con tenacia, pur nelle difficoltà ben note che da tempo le Istituzioni culturali si trovano ad affrontare”.