Conosciamo i Balega (Congo Rd): fulmine e chui

Padre Oliviero Ferro

Tra le cose impossibili che si verificano nella vita, avvenne un giorno che il leopardo facesse amicizia col fulmine. Vivevano nel medesimo villaggio e tutto procedeva per il meglio. Quando le cose vanno bene, non vanno bene ugualmente per tutti. Infatti, il pipistrello non sopporta tale amicizia e prova la più nauseante invidia. Nella sua cattiveria, pensa cosa fare per rovinare tale sereni rapporti tra i due amici. Pensa che ti pensa, finalmente trova:”Le due mogli vanno sempre alla fonte a prender l’acqua, la intorpidirò nel modo peggiore e poi…starò a vedere”. Detto ciò, va alla fonte, intorpidisce per bene l’acqua e ci fa pure i suoi grandi bisogni. Arriva la moglie del leopardo e non può far altro che accusare la moglie del fulmine. Ne esce una vera gazzarra. Il giorno seguente, è la medesima cosa. Vi entrano anche i mariti e l’amicizia è compromessa. Il pipistrello guarda sornione, appeso con le sue zampe e sorride compiaciuto. A un certo punto, il fulmine dice all’amico:”Noi stiamo rovinando la nostra bella amicizia da stupidi. Io penso che ci sia di mezzo una terza persona invidiosa”. “E’ proprio quello che pensavo anch’io” asserisce il leopardo. “Senza perdere tempo, da stanotte faremo la guardia e scopriremo il famigerato dispettoso”. “Posso iniziare io” dichiara il fulmine. All’avvicinarsi della mezzanotte, il fulmine sente uno strano rumore d’ali, aguzza gli occhi, prepara il lancia corrente e, all’istante in cui il pipistrello entra nell’acqua, l’intorpidisce e si prepara a fare i suoi affari, il fulmine aziona il suo dispositivo e il pipistrello rimane incenerito all’istante.