Piana del Sele: chiude battenti Exempla il territorio si fa storie

È calato il sipario su Exempla, il territorio si fa storie, il progetto che ha dato voce e visibilità ai cosiddetti “Beni Minori” di cui la Valle del Sele è ricca. A concludere la manifestazione – che ha visto impegnati ben sei comuni tra il salernitano e l’avellinese: Calabritto (AV); Campagna (SA); Valva (SA), Contursi (SA); Senerchia(AV) – Oliveto Citra, il Comune promotore dell’evento. Nato dall’esperienza del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno di Oliveto Citra, e finanziato dalla Regione Campania – all’interno del programma “I Racconti della Campania”, Obiettivo Operativo 1.12 del PO FESR Campania. 2007/2013, il progetto ha visto avvicendarsi grandi nomi del cantautorato italiano all’interno di Beni sottoutilizzati, che proprio attraverso Exempla hanno avuto modo di farsi scoprire e apprezzare. Lo scopo del progetto, infatti, è stato proprio quello di valorizzare le bellezze poco conosciute che si nascondono nella Valle del Sele, attraverso racconti e concerti. E così, dalla voce del testimonial ufficiale della manifestazione, il giornalista di RaiRadio 1 Gianmaurizio Foderaro, hanno ripreso splendore il Castello Longobardo di Quaglietta a Calabritto, il Museo della Memoria e della Pace di Campagna, la Villa d’Ayala a Valva, la Chiesa del Carmine a Contursi, il borgo di Senerchia e il Castello Normanno Guerritore di Oliveto Citra, protagonisti assoluti de “I Luoghi Narranti”, articolati non come semplici visite guidate ma come veri e propri racconti, caratterizzati da aneddoti e leggende. A ogni monumento poi è stato assegnato un cantautore, che attraverso la sua storia e le sue canzoni, meglio poteva rappresentare e valorizzare il bene. Come ha più volte sottolineato lo stesso Foderaro durante Palcoscenici d’Autore – questo il titolo dato ai concerti – gli artisti scelti sono autori che hanno preso spunto, per i loro capolavori, da storie comuni, da storie del loro territorio, da modi di dire, proprio come i cantastorie della tradizione orale, proprio come si son tramandate le storie millenarie della Valle del Sele. A chiudere la manifestazione, che ha visto crescere il proprio pubblico appuntamento dopo appuntamento, il concerto nella Chiesa Santa Maria della Misericordia di Oliveto Citra, che ha visto due grandi firme della musica italiana esibirsi: Francesco Baccini che, oltre a cantare alcuni dei suoi brani più importanti come “Voglia di innamorarmi” e “Sotto questo sole”,  ha omaggiato il primo grande cantautore della scuola genovese, Luigi Tenco, cantando alcuni dei suoi brani come “Quando” e “Vedrai, Vedrai”; e Marco Masini che ha deliziato il pubblico con alcuni dei suoi brani come “T’innamorerai”, “l’Uomo volante” e “Caro Babbo”. Presenti alla serata anche la Jacopo Napoli Ensemble, l’orchestra formata da giovani strumentisti della provincia di Salerno che  ha aperto il concerto con Il concerto Grosso di Corelli, il tema di Mission di  Morricone e di Shindler’s List; e Alberto Pizzo, giovane pianista e compositore napoletano, che ha eseguito  “Zen”, sua composizione, un arrangiamento su “Giù la testa” di Morricone e su “Libertango” di Piazzolla e il tema di Nuovo Cinema Paradiso, accompagnato, in ques’ultimo brano, dal soprano Yuki Sunami.