Manovre al centro

Angelo Cennamo

Tempi duri per i partiti. Il governo dei bocconiani, blindato dal Colle e sponsorizzato dal direttorio dell’eurocrazia, non teme confronti o ribaltoni; il sostegno certo di Pdl e Pd, e quello certissimo del terzo polo, garantiscono, infatti, al preside del consiglio margini di manovra sicuri e sufficientemente longevi per l’applicazione delle misure che il suo esecutivo intende varare. E così, mentre gli italiani stringono la cinghia e, nei casi più estremi, si suicidano, i partiti aprono la scatola del risiko per giocare alla sua versione latina, quella del “simul stabunt simul cadent”. La prima regola del “simul stabunt simul cadent” è la seguente : chi per primo stacca la spina al governo è perduto. Si tratta di una regola ferrea e inderogabile, ma soprattutto masochista. Già perchè il risvolto della sua rigida osservanza è quello di sparigliare il proprio elettorato fino a perderlo del tutto. Prendiamo, ad esempio, il Pd. In queste ore il ministro Fornero sta provando a realizzare una riforma ciclopica, la stessa alla quale hanno lavorato per anni, con scarsa fortuna, personaggi e giuslavoristi del calibro di Ezio Tarantelli, Massimo D’Antona, Marco Biagi, Pietro Ichino e Maurizio Sacconi. I primi tre sono morti per mano delle Br, gli altri due girano sotto scorta per scongiurare uno strike che avrebbe del clamoroso, oltre che del tragico. Qual è la posizione del partito di Bersani sulla flessibilità in uscita e sull’art. 18? Il 70% degli iscritti sta dalla parte della Camusso, la segretaria della Cgil che valuterebbe come ingiusta causa di licenziamento anche lo stupro del datore di lavoro ( Susanna, si scherza!). Il 20% sarebbe disponibile a discutere di una possibile modifica della normativa attuale. Il restante 10% non avrebbe nulla in contrario all’introduzione della cosiddetta flexsecurity di stampo danese, che prevede contratti unici a tempo indeterminato con libertà di licenziamento e indennità di disoccupazione graduale per i primi tre anni. Di fronte ad un tema così spinoso, come volete che Bersani dorma sonni tranquilli? Prendiamo ora il Pdl. Dal 1994 ad oggi per oggi, non c’è compagine politica fondata da Berlusconi nel cui logo non campeggi la parola “Libertà”. Polo delle libertà, Casa delle libertà, Popolo della libertà, con le varianti dei missionari delle libertà e dei circoli della libertà. Insomma, a leggere questi simboli pare che alla destra italiana le dia fastidio pure andare in giro vestita. Eppure il Cavaliere e i suoi discepoli non storcono neppure il naso di fronte a quei provvedimenti che consentono allo Stato di sbirciare negli estratti conti bancari dei suoi sudditi. Nè hanno nulla da eccepire se ad un cliente di una banca viene chiesto di spiegare come intende spendere la somma di mille euro ( soldi suoi) che il poveretto si accinge a prelevare dallo sportello. A quali libertà alludono i berlusconiani, se non riescono neppure a garantire ai loro elettori la soglia minima di civiltà democratica? Completamente diversa appare, invece, la condizione dei centristi. Casini, che è il principale sostenitore del governo tecnico, se la gode nel vedere i suoi rivali perdere pezzi tra una manovra e l’altra. Il suo progetto ambizioso, ma non impossibile alla luce dei nuovi eventi, è quello di aggregare le pecorelle smarrite dei due schieramenti di destra e di sinistra, per convogliarli in un polo neodemocristiano di ispirazione popolare ed europeista. I negoziati si svolgono sotto banco e vedono molto attivi due soggetti in particolare : l’ex ministro Fioroni del Pd, un cattolico ambientatosi a fatica nel contenitore progressista di Bersani, e l’attuale ministro per l’integrazione Andrea Riccardi, uomo molto vicino al Vaticano e al mondo accademico più cattolico. Attraverso l’allargamento del centro Casini potrebbe raggiungere il suo vero obiettivo : la presidenza della Repubblica, e sublimare così il cerchiobottismo che per 30 anni e passa lo ha portato da un forno all’altro, lasciandolo indenne da qualsiasi polemica e glaciazione politica

5 pensieri su “Manovre al centro

  1. Per la verità, il PDL (in particolare Cicchitto, Gelmini e Santanché) hanno protestato contro l’intervento di Cortina e altre amene località in cui sono stati trovati i soliti “ignoti” (al fisco) in vacanza con automobili che sulla carta non potevano permettersi.

    Il problema è che quando questi del PDL intervengono in frangenti simili creano spesso -magari perché male interpretati dalla stampa- una sorta di effetto boomerang perché la gente comune crede che loro si preoccupino della privacy degli evasori, e quindi la parola “libertà” si trasforma in “libertà di fregarsene” delle regole.

    D’altra parte, è anche possibile che mosse come quelle di Cortina (una cosa così inutilmente pubblicizzata) siano solo degli spot o poco più per convincere la gente che ha fatto diversi sacrifici (pensioni, trattenute, tasse varie, ecc.ecc.) che si sta facendo qualcosa anche recuperando qualcosa dalla lotta all’evasione.

    Per la cronaca: a me che mi guardino nel conto corrente non mi frega assolutamente nulla. Un mio carissimo amico di Napoli l’altro giorno si chiedeva ironicamente se Serpico lasciava pure “una cosa di soldi” quando trovava dei conti in rosso… 😉

  2. Se non ti fega nulla che qualcuno guardi nel tuo conto corrente, un giorno accetterai anche qualcun altro ti possa pedinare : tanto non hai nulla da nascondere, no? Ma non sentirti a disagio, la maggioranza dei nostri connazionali la pensa come te.

    AC

  3. @Angelo:

    Angelo, io mi sento una persona onesta, non evado nulla, pago le tasse, non ho la Porsche, non vado a Cortina ma a Camerota, prendo i mezzi pubblici, ho un lavoro normale e sulla mia busta paga mancano parecchi soldi che vengono prelevati prima che mi vengano dati (come capita, guarda caso, per molte delle imprese che menzioni).

    Ora: non vedo cosa dovrei temere, trattandosi oltretutto di una misura straordinaria. Pedinarmi? Mi devi sempre spiegare per quale motivo. Se si fanno cose come andare a vedere nei conti delle persone è perché c’è gente -che evidentemente si sente parecchio furba- che sottrae sistematicamente soldi allo Stato, cioè si frega i NOSTRI soldi: questa gente è quella che fa aumentare le MIE tasse sulla MIA busta paga, le TUE tasse e le tasse delle IMPRESE che si trovano strozzate dai costi mostruosi di cui tu parli (e che quindi avrebbero tutto l’interesse a vedere chi evade finalmente messo in difficoltà dallo Stato).

    I conti dello Stato sarebbero molto più in ordine se non ci fossero degli zulù (con rispetto parlando per questi ultimi) che non sanno cosa significa il rispetto delle regole.

    Ribadisco, come detto in altri post, che non mi “scaglio” contro i piccoli commercianti, le piccole aziende o contro chi non paga il canone della RAI, ma contro coloro i quali (e NON sono questi piccoli commercianti) che portano all’estero circa 200 miliardi di Euro perché nella loro testa si è formata l’idea che non possano e non debbano essere tassati come tutti gli altri.

  4. Controllare i conti correnti dei cittadini è come perquisire i clienti all’uscita di un supermercato per verificare se hanno rubato qualcosa dagli scaffali : è semplicemente allucinante per un paese che intende definirsi civile.

    AC

  5. @Angelo:

    in linea di massima -essendo stato sempre una persona democratica- sarei anche d’accordo con te, ma:

    1. si tratta di una misura straordinaria;
    2. siamo un paese in cui l’evasione totale è (parecchio) superiore a quella che si trova in altri paesi occidentali definiti “civili”;

    Ora, dal mio umile punto di vista, se proprio debbo essere definito “paese incivile” preferisco che la cosa sia motivata dal fatto che ho intensificato i controlli, piuttosto che dal fatto acclarato che un gruppo di incivili la fa costantemente franca a scapito della collettività tutta (io, te, le imprese, ecc.ecc.) da moltissimi anni con escamotage di ogni genere. Questo non è profondamente ingiusto?

    Personalmente, mi fece molta più impressione la misura presa da Amato (lì non si guardava solo: lì se non ricordo male si prendeva proprio!)…

I commenti sono chiusi.