Salerno: CISL FP atti indirizzo Piani Aziendali

“Non solo per Caldoro la concertazione con il sindacato non serve, ma addirittura siamo nelle condizioni di poter prendere per i fondelli lavoratori e loro rappresentanze, portandoli a “sperdere” su inutili e dispendiose riunioni, per poi approntare atti che non tengono in nessuna considerazione le eventuali giuste rivendicazioni rappresentate ai tavoli negoziali. L’eliminazione nello specifico di articoli riguardanti il governo clinico, il risk management, l’audit civico, l’integrazione socio-sanitaria distrettuale, il dipartimento della sanità penitenziaria, il dipartimento dei servizi delle professioni sanitarie e il non correlare obbligatoriamente alla stesura dell’atto aziendale la dotazione organica necessaria a migliorare la qualità, l’efficienza e l’efficacia dei servizi erogati ai cittadini, sta a significare che ancora una volta si elaborano atti che non avranno alcun potere dirigenziale e di indirizzo poiché totalmente scollegati alla realtà quotidiana del settore. Inoltre non saranno di aiuto a quanti dovranno nel concreto ipotizzare una riorganizzazione di tutto il comparto, poiché fondamentalmente la ridotta permeabilità delle linee guida prodotte non inciderà seriamente sui processi di razionalizzazione e riprogettazione, essenziale attesa la grave crisi che attanaglia il settore sanitario. Siamo alla solita farsa napoletana che a tratti assume agli onori della sceneggiata: purtroppo dobbiamo con rammarico constatare che gli attori sono incapaci, poiché recitano a braccia e senza un copione. E’ quasi purtroppo la caratteristica del Teatrino di Caldoro”.

(Pietro Antonacchio Segreteria Provinciale CISL FP)