Conosciamo i Balega (Congo Rd): alla ricerca del tamburo

Padre Oliviero Ferro

Un uomo viveva con i suoi cinque figli in piena armonia e ciascuno era per tutti e tutti per ciascuno. Un giorno, mentre riposavano nella baraza (loggiato), verso mezzogiorno, sentirono suonare il tamburo, ma la cosa straordinaria era che, al suono di quel tamburo, tutte le creature del Buon Dio si misero a danzare. Pure loro si alzarono e incominciarono a danzare. L’avvenimento si ripetè più volte, finchè nacque nel cuore del papà dei cinque figli il desiderio di possedere quel tamburo spettacolare. L’indomani inviò tutti i suoi cinque figli alla ricerca di quel tamburo meraviglioso. Ciascun figlio scelse una direzione con lo scopo di portare al padre il dono del

tamburo. Evidentemente, lungo il cammino, molte seduzioni e adescamenti si presentarono ai cinque fratelli, allo scopo di distoglierli dalla loro meta. I quattro fratelli più anziani, infatti, non resistettero e soccombettero, dimenticando il fine del loro viaggio. L’uno fu attirato dai piaceri della vita, l’altro entrò come socio in un’impresa, il terzo si lasciò sedurre dal potere, il quarto salì su una nave per viaggiare e visitare il mondo intero. Solamente l’ultimo restò fermo nel suo proposito, resistette a tutte le tentazioni, sempre col solo scopo di portare il prezioso tamburo al padre. Cammina, cammina, arrivò, dopo tanti giorni, nel grande villaggio, sede del tanto desiderato tamburo. Ma, cosa strana, il tamburo tacque e nessuno seppe dargli informazioni utili. Entrò, di casa in casa, domandò, cercò, senza alcun risultato. Non perse la pazienza e il giovane perseverò nella ricerca. Arrivò così all’ultima casa del villaggio. Là viveva una donna molto anziana, macilenta, tutta pelle e ossa e, per di più, piena di scabbia e con un odore nauseante. Il giovane, pur non dimenticando lo scopo del suo viaggio, si mise veramente al servizio di quella miserabile donna: andò al fiume a prendere acqua, si recò nel bosco a prendere legna, preparò alla donna del buon cibo, la lavò per ben, la curò, la vestì di nuovo e stette con lei, finchè non riprese le sue forze e potè così badare a se stessa. Al momento di lasciare quella donna e di continuare così le sue ricerche, la donna gli disse:”Vai dall’altra parte del villaggio, entra nell’ultima casa e vedrai da te…”. Senza perdere tempo, si precipitò verso l’ultima casa del villaggio. Arrivato alla porta della casa, un vecchio uomo gli venne incontro con il tamburo tanto sospirato. Fece una piccola prova e tutto intorno a lui cominciò a danzare al ritmo del tamburo.: le galline danzavano, i fiori e le piante danzavano, tutti gli animali domestici danzavano., Dalla foresta uscirono le bestie feroci e fu una sola danza. Il giovane partì verso casa e consegnò al padre lo splendido tamburo. Il padre gli diede, come ricompensa, tutta la sua eredità.