Iannuzzi: approvata definitivamente Proposta PD per rimediare sentenza Cassazione su decreti ingiuntivi

La Camera dei Deputati ha approvato ieri all’unanimità e definitivamente (con 467 voti favorevoli ed un solo astenuto) la proposta di legge in tema di giudizi di opposizione a decreto ingiuntivo. Si e’ cosi’ posto rimedio, sia per i giudizi in corso che per quelli futuri, alla grave situazione di difficolta’ e di incertezza nella interpretazione e nella applicazione delle norme processuali, determinata dalla sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione n. 19246 del 9 settembre 2010 che ha stravolto la giurisprudenza univoca e consolidata da sessanta anni della stessa Cassazione, formatasi fin dagli Anni cinquanta. Tale pronunzia del settembre 2010 ha fissato il principio che per tali giudizi, anche quelli pendenti da anni ed anni e che sono migliaia e migliaia, il termine per la costituzione in giudizio sarebbe sempre ridotto alla metà di quanto finora previsto nella prassi ed in giurisprudenza. Sarebbero di conseguenza dichiarate tardive tantissime costituzioni in giudizio, pure avvenute nel pieno rispetto della interpretazione assolutamente pacifica. Così si estinguerebbe e sarebbe mandato al macero un enorme numero di processi in corso, spesso di valore economico assai rilevante, con un pregiudizio molto pesante. La questione ha risvolti non solo giuridici e processuali, ma determina una grave lesione delle garanzie costituzionali del giusto processo e del legittimo affidamento del cittadino, pregiudicando la certezza delle situazioni economiche e rischiando di creare danni gravissimi ad un gran numero di cittadini e di operatori economici. Per queste ragioni si e’ reso necessario un intervento legislativo per definire la normativa per il futuro, nonchè per regolare con una norma interpretativa le situazioni già processualmente in itinere. In tal senso l’on. Tino Iannuzzi, Deputato del PD, aveva presentato con i Colleghi di Partito gli on.li Cavallaro, Orlando, Rossomando e Tenaglia una specifica proposta di legge alla Camera, mentre al Senato erano state formalizzate due proposte di cui l’una di 13 senatori dei diversi gruppi (primo firmatario sen. Caruso) ed una del PDL (senatori Berselli e Cardiello). E’ stato così approvato al Senato il 13 aprile 2011 un testo unificato, che modifica a regime e per il futuro l’articolo 645 del codice di procedura civile e fornisce una interpretazione autentica dell’articolo 165 del c.p.c.; così per tutte le opposizioni a decreto ingiuntivo in corso e pendenti viene eliminato l’effetto negativo e profondamente ingiusto della sentenza della Cassazione. L’ on. Iannuzzi ha seguito tutto l’iter parlamentare dapprima con il sen. Galperti, rappresentante del PD in Commissione Giustizia del Senato, e poi alla Camera in Commissione Giustizia e rendendo la dichiarazione finale di voto ieri in Aula per il gruppo PD. “Si tratta – ha dichiarato Tino Iannuzzi- di una legge urgente ed indispensabile per evitare che la sentenza della Cassazione produca danni enormi ed ingiusti a tantissimi cittadini ed imprenditori, che verrebbero così privati, dal mattino alla sera, di ogni giustizia, con conseguenze molto pesanti e negative anche nel Salernitano ed in Campania. Fra l’altro in molti casi i giudizi pendenti riguardano questioni sollevate da cittadini nei confronti di banche, assicurazioni e soggetti gestori di contratti di massa. Non si può, con improvviso mutamento di orientamento giurisprudenziale, travolgere una marea di processi che attendono da tempo la giusta soluzione ed esigono finalmente una decisione nel merito. Su questa vicenda importante e precisa è stata la posizione assunta fin dall’inizio dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Salerno. E’ questo un buon esempio di legislazione che risolve con equilibrio e serietà una questione così delicata e di rilevanza nazionale – che ha suscitato forte preoccupazione anche in tanti settori della Magistratura di Merito e della stessa Cassazione- e che trae origine da una collaborazione leale e proficua con il mondo forense salernitano, dando vita ad una nuova legge giusta e puntuale che pone fine a devastanti incertezze, confusione ed oscillazioni di decisioni,  tutto a danno della certezza del diritto e della tutela dei diritti del cittadino.