De Luca, Vignelli ha scelto Salerno perché si può comunicare solo la sostanza, non il “fumo”
La lectio magistralis di Massimo Vignelli è un’ennesima occasione offerta alla nostra città per entrare in contatto con la grande cultura e collocarci in una dimensione internazionale. Il lavoro di queste ore con Massimo Vignelli ha confermato la genialità del personaggio, le straordinarie capacità intuitive nel campo della comunicazione, ma anche le sue qualità umane. Come sempre, alla grandezza creativa di queste personalità si abbinano la semplicità e la disponibilità umane. Siamo, quindi, pronti a vivere un’esperienza di altissimo livello che offriamo soprattutto ai giovani salernitani: in questo modo potranno ricevere particolari stimoli e suggestioni sul piano culturale. Questa sera Massimo Vignelli, tra l’altro, spiegherà le ragioni per cui ha scelto di curare il progetto di comunicazione del Comune di Salerno e ribadirà che qualunque comunicazione ufficiale presuppone l’esistenza di contenuti reali. Il nulla, insomma, è difficile da “comunicare” anche per Vignelli. Si può comunicare solo la sostanza, non il “fumo”.
C’è una città che realizza opere pubbliche, costruisce una identità il più europea possibile, che eroga servizi primari certamente sufficienti, rispetto a realtà limitrofe addirittura miracolosi, le cui strade e fogne non sono quelle dell’agro nocerino. C’è una città che prima in Italia lancia un proprio marchio per, magari, lanciare un brand. Può piacere, può non piacere, la si contrasta in modo europeo, costruttivo, leale verso la comunità e soprattutto verso la propria deontologia.
E voi?
Niente!
Sul vostro sito non vi è traccia del logo Salerno, voi che vi chiamate Dentro Salerno … e non Dentro Alfaterna, ve ne sbattete di ciò, mentre riportate ogni pernacchia di un evanescente ed impalpabile Celano. Voi che riportate gli inesistenti trionfi della borsa del turismo a Paestum, in un albergo oggetti di rinvii a giudizio per ripetuti abusivismi e di proprietà di moglei din assessore provinciale. Voi che riportate che il pil turistico è cresciuto grazie all’opera di Cirielli (!!!!). Voi che riportate le visite fasciste di Cirielli alla sede della Polizia Provinciale in litoranea dove, 500 metri prima, ci sono tre prostitute da almeno tre anni …., sempre le stesse.
Voi, stamattina non trovate il tempo di mostrare il logo Salerno e …. nemmeno di dare notizia di quel che accade a S.Egidio d.M, che è legato chiaramente a quanto accaduto a Pagani ed è fotografia in hd della “catena dell’Agro che ha al proprio ciondolo beh ….”.
Sappiate, è questa è la mia opinione, che state caplestando solo ed esclusivamente la vostra deontologia.
La stampa britannicha è lontana galassie ……, ciò nonostante porteremo anche voi in Europa.
Saluti, Roberto Smarigli.
Sono rammaricato e deluso per le scelte operate dal sindaco di Salerno; pur apprezzando gli sforzi per migliorare la città, non si può chiudere completamente gli occhi rispetto alle sue megalomanie. 200.000 euro per la realizzazione di un logo, che non è nulla di eccezionale sia per grafica che per originalità. Quello che più mi dispiace, a parte il discorso economico che pure è importante, essendo soldi della comunità, e che il brand, in questo modo non è espressione di un’idea e di una genialità della nostra terra. Vignelli ha dovuto chiedere al sindaco “che cos’è Salerno”. Si poteva benissimo, bandire un concorso di idee di professionisti nostrani. Non era necessario scomodare Vignelli per un logo che avrebbe potuto realizzare con maggiore originalità e comunicazione chiunque altro. Questa la mia idea, per cui anzichè criticare questo quotidiano-one line che si può anche decidere di non leggere, si farebbe bene ad usare maggiore criticità sull’operato de Sindaco di Salerno, che mi sembra avere più a cuore la sua grandezza ed onnipotenza che il bene della gente di Salerno.
P.s. non faccio parte della redazione ed è la prima volta che lascio un commento. Saluti