Conosciamo i Balega (Congo Rd): Akilimali sposa una principessa col suo stesso nome

   Padre Oliviero Ferro

Un giovane e una ragazza si trovano bene insieme, s’accorgono che sono fatti l’uno per l’altra e decidono di sposarsi. Nasce il primo figlio e gli danno il nome di Akilimali. E’ molto intelligente. In effetti, la vita dimostra che era degno di tale nome. Arrivato all’età di cercare anche lui la sua ragazza, saluta i genitori e va alla ricerca di una, degna di lui. Arrivato in una grande città, si viene a trovare davanti a un grande palazzo. Chiede a un passante a chi appartenga quel grande palazzo e la risposta è:”E’ il palazzo del nostro re”. Mentre Akilimali contempla tutto quel complesso, sente all’interno un uomo che chiama:”Akilimali”. Lui risponde subito:”Eccomi”. Ma nel medesimo tempo, una ragazza, che era nel giardino, rispose pure lei:”Eccomi”. I due si guardano e l’uomo invitò il ragazzo a entrare. Entrato che fu nel palazzo, l’uomo, che era il re in persona, rivelò al giovane il suo segreto: avrebbe dato come sposo a sua figlia, un giovane che avesse il suo medesimo nome. Tutti contenti celebrarono le nozze e iniziò per Akilimali una vita degna di lui. Un giorno, mentre Akilimali lavorava in giardino, si presentò davanti ai suoi occhi un uccello che lasciò cadere un verme nelle sue mani. Il gesto fu accompagnato da una voce che diceva:”Conservalo bene e sarà la tua fortuna”. La regina odiava il nuovo genero, poiché non lo riteneva all’altezza di sua figlia. Avrebbe voluto che sua figlia sposasse un principe di sangue reale. Il giovane sapeva dell’odio della suocera, ma non gli dava peso. La regina si ammalò di una malattia misteriosa che la condusse alla morte. Il giovane sentì la medesima voce che diceva:”Va e metti il verme sul corpo della regina”. Il giovane eseguì e la regina ritornò alla vita. Tutti sapevano che il merito era di Akilimali. Ma la regina, invece di essere riconoscente, con la complicità di uno con cui se la intendeva, si impossessò segretamente del talismano del giovane. Nel frattempo venne a morire il secondo figlio del re: al giovane fu chiesto di salvarlo, ma non potendo nulla, fu imprigionato e condannato ai lavori forzati. Mentre riposava, mangiando quel poco che gli davano, l’uccello amico si presentò di nuovo e gli disse:”Ho scoperto dove la regina nasconde il verme. Il mio amico topo sta già praticando un buco nel forziere della donna: questa sera l’avrai”. E così avvenne. Muore il primogenito del re. Vengono di nuovo a pregare Akilimali, ma lui vuole far penare un po’ quel re malvagio che l’aveva condannato ingiustamente. Alla fine andò e l’erede al trono fu salvo. Nel frattempo fu scoperta la cattiveria della donna che voleva eliminare uno a uno i figli e poi il re per regnare lei stessa con il suo amante. Fu condannata a morte per alto tradimento, mentre Akilimali fu pienamente riabilitato ed ebbe pure la carica di Primo Ministro.