Conosciamo i Balega (Congo Rd): la pelle di bufalo e le siafu

Padre Oliviero Ferro

Wabulakombe e il figlio Mbulu, provetti cacciatori, riescono a prendere un grosso bufalo. La carne è importante, ma la pelle, conciata, sarà un’ottima coperta. Infatti,scuoiato l’animale, la pelle è subito messa al sole per seccare per bene. Alcune siafu, feroci formiche rosse carnivore e perlustratrici, scoprono la pelle, la quale, dopo poco è invasa da migliaia di siafu. Mbulu dà una guardatina e va subito ad avvertire il papà. Il papà dice al figlio:”Lasciamole ancora un po’ che la puliscano per bene da tutti gli avanzi di carne e poi so io cosa fare”. Una siafu, con le antenne aperte, capta il dialogo tra padre e figlio:”E’ evidente che c’è in vista un grave pericolo per noi, io direi di squagliarcela”. La capessa alza la testa e dice:”Sempre il solito fifone. Continuiamo e fin che ce n’è, viva il re”. La solita guardia arriva e dice alle compagne:”Il padrone ha appena acceso un gran falò, non vorrei che fosse per noi”. “Senti” grida la capessa “se hai sonno, vai a dormire, ma lasciaci in pace”. “Certo che vi lascio in pace”. Subito dopo arrivano padre e figlio, prendono ai lati la pelle, la sollevano, fanno scendere al centro tutte le formiche e, d’un colpo, le gettano sul fuoco, dove muoiono abbrustolite.