Salerno: Cisl, sicurezza sul lavoro sull’ A3

“L’assenza di sicurezza sui cantieri dell’autostrada ‘Salerno – Reggio Calabria’ è ormai qualcosa che non fa più notizia. Quanti operai dovranno ancora sacrificare la loro vita prima che la A3 sia completata?”. In questo modo il segretario della Cisl Salerno, Giovanni Giudice, esprime rabbia e sconcerto per l’ultimo incidente sulla A3, che ha visto un operaio perdere la vita a causa di un tir che l’ha letteralmente travolto tra gli svincoli di Battipaglia e Montecorvino Pugliano. Giudice denuncia, per l’ennesima volta il problema della mancanza di prevenzione e sicurezza sui cantieri della A3.«Il fatto di vivere alla giornata, cercare di sbarcare il lunario senza nessuna organizzazione da parte dell’impresa e, al contempo, dei lavoratori che hanno bisogno di un impiego, in un territorio come quello della provincia di Salerno, messo in ginocchio da una crisi feroce, non rende possibile la diffusione di un principio fondamentale ed elementare come la prevenzione”. Un Giudice furioso, che non risparmia frasi al vetriolo nemmeno a chi dovrebbe vigilare sulla sicurezza nei cantieri: “Nonostante l’inasprimento delle sanzioni per chi non rispetta gli standard di sicurezza sui cantieri, il limitato numero di controlli fatti dalle autorità competenti rende sensibili alla questione solo quando si verificano incidenti mortali come quello accaduto all’operaio di Baronissi”. Per il numero uno della Cisl di via Zara è necessario “incominciare a prendere provvedimenti importanti che invertano repentinamente il triste primato di morti bianche sulla A3”.” La sicurezza deve essere riconosciuta come una priorità sul posto di lavoro e non come una semplice osservanza burocratica. Occorre pertanto dare vita, tutti i giorni, ad una forte attività di sensibilizzazione, che dia vita una per tutte a questo cambiamento. Ma per fare questo devono essere coinvolte tutte le istituzioni – in primis Inail, Asl ed Anas – e le imprese che operano in provincia. Bisogna dare vita alla creazione di una struttura virtuosa, che permetta di raggiungere livelli di prevenzione accettabili”. Infine Giudice rivolge un pensiero polemico a chi si batte per il pedaggio sulla A3: “La morte dell’addetto al rifacimento della segnaletica stradale deve essere un monito per tutti, anche per chi, su un’autostrada incompiuta come la ‘Salerno – Reggio Calabria’ vuole introdurre il pagamento del balzello. Non possiamo chiedere alla gente di pagare per un’infrastruttura incompleta e che mette in pericolo la vita delle persone”, conclude Giudice.