Battipaglia: congresso “Patologia epatobiliare e intestinale, clinica, diagnosi, terapia”

Una due giorni di formazione e aggiornamento sulle nuove metodiche diagnostiche e terapeutiche relative alle patologie dell’apparato gastro-intestinale. Partirà venerdì 23 settembre e si concluderà sabato 24, la terza edizione del congresso medico in “Patologia epatobiliare e intestinale: clinica, diagnosi, terapia”. Chemioembolizzazione, ecoendoscopia, ecografia pediatrica: questi gli argomenti su cui sarà focalizzata l’attenzione per quest’anno. Approfondimenti saranno dedicati alle tecniche diagnostiche quali l’ecografia con mezzo di contrasto, la Tac e la risonanza magnetica, il trattamento delle lesioni focali maligne del fegato con la terapia ablativa percutanea o ad addome aperto e con la metodica della radiofrequenza. Saranno inoltre illustrate le più recenti acquisizioni sulle tecniche chirurgiche per il trattamento delle neoplasie intestinali. Il congresso, ideato dalla clinica Salus di Battipaglia, è promosso dal Ministero della Salute ed è patrocinato, tra gli altri, dalla Società Italiana di Ultrasonologia in Medicina e Biologia (Siumb). Il target di riferimento comprende medici di base, specialisti in gastroenterologia, pediatria, chirurgia generale, radiodiagnostica. L’iniziativa si svolgerà presso il centro Majestic di Battipaglia e conferirà ai partecipanti 18 crediti ECM (Educazione Continua in Medicina), oltre che un attestato di frequenza. Un’altra novità di questa terza edizione consiste nel simposio relativo agli aspetti diagnostici delle patologie intestinali ed epatobiliari nei bambini. “Lo scopo è fornire ai pediatri i parametri di base per una corretta interpretazione dei dati scaturiti dall’indagine ecografica e una specifica prescrizione della stessa -spiega il dottor Oreste Bacco, responsabile della segreteria scientifica del congresso nonchè aiuto del servizio di ecografia ed ecointerventistica della Clinica Salus-. E’ necessario che in particolare i medici di base e i pediatri siano a conoscenza di queste nuove tecniche diagnostiche e nuove metodiche nel trattamento di patologie dell’apparato gastrointestinale. Ciò consente di migliorare sensibilmente la gestione del piccolo paziente”. Esperti di livello nazionale e internanazionale supporteranno i propri interventi attraverso la proiezione di videocasi e interagiranno con i partecipanti grazie agli spazi giornalieri riservati al question time. Prevista anche una tavola rotonda sul tema “Chirurgia tradizionale e terapia ablativa percutanea: metodiche alternative o complementari?”. Le diverse tematiche oggetto del congresso medico saranno esaminate seguendo un approccio multidisciplinare, definendone le linee guida clinico-diagnostico-terapeutiche secondo le ultime evidenze scientifiche. E’ fondamentale avvalersi di un team multidisciplinare che si compone di chirurgo, ecografista interventista e oncologo -precisa il dottor Ugo Bardi,  primario di chirurgia generale e videolaparoscopica presso la Casa di Cura Salus-. Da quattro anni presso la nostra clinica trattiamo pazienti con patologia tumorale epatica e/o intestinale in osservanza dei più avanzati protocolli diagnostico-terapeutici internazionali. Avvalendosi di un’unica struttura di riferimento per la sua problematica, il paziente è assistito in tutte le fasi della malattia evitandogli estenuanti e talvolta dispersivi viaggi della speranza. Grazie al supporto di strumentazioni sempre più tecnologicamente all’avanguardia si può agire anche su metastasi epatiche che si riproducono in distretti talvolta non operabili o comunque difficilmente aggredibili chirurgicamente. Negli ultimi tempi si è riscontrato un incremento sul territorio di queste patologie. L’aumento dell’incidenza è inversamente proporzionale alla diagnostica. Più persone si sottopongono ad esami clinici specifici, maggiori saranno i casi diagnosticati in fase iniziale e migliori, quindi, i risultati. Da qui la fondamentale importanza di una diagnosi precoce“. Un’analisi epidemiologica del fenomeno la fornisce il dottor Pierdomenico Di Benedetto, aiuto del servizio di ecografia ed ecointerventistica presso la clinica Salus: “Negli ultimi anni sul territorio si è registrato un netto aumento di tumori del colon. Rispetto allo scorso anno il numero di pazienti colpito da tale patologia è quasi raddoppiato. Solitamente l’approccio nel trattamento dei tumori epatobiliari e intestinali è sempre di tipo chirurgico. Laddove non fosse possibile il trattamento chirurgico, si utilizza la tecnica della termoablazione percutanea con onde a radiofrequenza, a microonde o la lasertermoablazione. La procedura consiste nell’introdurre un agoelettrodo per via cutanea fino a raggiungere la lesione epatica da trattare (tumori primitivi del fegato, metastasi epatiche da carcinoma del colon, da tumore mammario). E’ una tecnica chirurgica mininvasiva. Il trapianto di fegato, invece, è l’unica terapia potenzialmente curativa dell’epatocarcinoma, tutti gli altri trattamenti ad oggi utilizzati possono aumentare la sopravvivenza del paziente ma non guarirlo. Il 70 per cento dei pazienti affetti da epatocarcinoma, alla prima diagnosi non è suscettibile di resezione chirurgica. L’ablazione completa dell’epatocarcinoma di piccole dimensioni (2-3 centimetri), con la metodica della radiofrequenza, si ottiene tra il 48 e 97 per cento dei casi. Risultati meno soddisfacenti si ottengono per tumori di diametro maggiore di 3 centimetri”.