Cava de’Tirreni: allarme per chiusura Palazzo di Giustizia

Intervento degli avvocati Artemio Baldi e Antonio Russo, esponenti dell’Associazione avvocati  di Cava De’ Tirreni. Esprimiamo grande preoccupazione e dissenso verso il “disegno“ del Governo e del Ministro della Giustizia teso alla soppressione della Sezione del Tribunale, degli Ufficiali Giudiziari e del Giudice di Pace di Cava de’Tirreni.  La scomparsa di tali presidi di Giustizia rappresenta la sconfitta dello Stato e l’arretramento della sua presenza sul territorio. Il Tribunale, anziché chiuso, andrebbe potenziato e fatto funzionare meglio, intervenendo principalmente sulla cronica mancanza di Magistrati. L’Ufficio del Giudice di Pace andrebbe conservato in quanto sinora ha garantito buon funzionamento e tempi brevi nelle risposte alle richieste di giustizia. Detti Uffici, secondo il citato disegno, dovrebbero essere accorpati  ad altra sede giudiziaria, con la  conseguenza che, in assenza delle condizioni logistiche (e non solo), si andrebbero a determinare ulteriori disfunzioni, disagi, incertezze e lungaggini. Inoltre,  migliaia di utenti dovranno trasferirsi fuori città, con le intuibili negative conseguenze, per usufruire del servizio giustizia; senza contare, poi, il sicuro impatto negativo sul tessuto socio-economico della città. Manifestiamo la nostra più ferma e convinta contrarietà a tale inaccettabile e sbagliato disegno, ritenendo che il sistema Giustizia a livello nazionale e, quindi anche a Cava de’ Tirreni andrebbe modernizzato e velocizzato, intervenendo sugli sprechi, sulle inefficienze e sulle lungaggini. Pertanto, sarà nostro dovere coinvolgere gli enti privati e le istituzioni pubbliche (queste ultime fino ad ora clamorosamente ed ingiustificatamente assenti e silenti) al fine di proporre soluzioni logiche, praticabili ed alternative onde evitare questo ulteriore scippo alla città.