Napoli: “Carta dei diritti del bambino nato prematuro”

3.800 bambini nati prematuri ogni anno in Campania, circa il 6,4% di tutte le nascite della Regione, il 10% di quelle totali registrate nella Penisola. Un fenomeno, quello della prematurità, che rappresenta oggi la principale causa di mortalità infantile a livello nazionale e globale, un grave allarme sociale da affrontare con urgenza e decisione, come testimoniano i numeri che ne contraddistinguono la diffusione: 40.000 bambini nati prematuri ogni 12 mesi solo in Italia – il 6,9% di tutte le nascite registrate nel nostro Paese – e ben 13 milioni di casi in tutto il mondo. Uno scenario complesso che richiede estrema attenzione e collaborazione da parte di tutti coloro che, quotidianamente, sono impegnati nell’individuazione di soluzioni per rispondere a questa crescente emergenza. Con questo spirito è stata pensata e realizzata la Tavola Rotonda che si è svolta oggi a Napoli, presso l’Aula Magna dell’Ospedale V. Monaldi, per la presentazione della “Carta dei Diritti del Bambino Nato Prematuro”, documento che fornisce proposte concrete per fronteggiare la prematurità neonatale, con azioni mirate possibili anche grazie al sostegno delle Istituzioni tramite la definizione di strumenti legislativi ad hoc. La Tavola Rotonda, patrocinata dalla Regione Campania e nata dalla sinergia tra la Società Italiana di Neonatologia, l’Associazione Vivere Onlus, i rappresentanti regionali e con il supporto incondizionato di Abbott – azienda globale impegnata nello sviluppo di nuovi farmaci e nell’introduzione di tecnologie all’avanguardia nel settore della salute – testimonia l’impegno concreto della Campania nel sostenere lo sviluppo e la promozione delle misure necessarie ad affrontare un fenomeno la cui dimensione, anche a livello locale, è assai significativa.Un’iniziativa ancora più importante in considerazione di quanto avvenuto nel dicembre del 2010, quando la “Carta dei Diritti del Bambino Nato Prematuro” è stata presentata presso il Senato della Repubblica con l’obiettivo di sostenerne la diffusione a livello territoriale. Un testo – risultato del lavoro di un Advisory Board composto da neonatologi, ginecologi, rappresentanti di Organismi internazionali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità e genitori – che ha reso l’Italia la prima nazione in Europa a recepire le indicazioni della stessa Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e, da oggi, la Campania la prima Regione ad aver avviato questo percorso.“Oggi si sancisce ufficialmente in Campania – prima Regione in Italia nella quale viene presentata la Carta dei Diritti del Bambino Nato Prematuro – che un neonato nato prima del termine è a tutti gli effetti una persona che ha diritto alla piena e totale assistenza sanitaria, un cittadino con i suoi diritti che le istituzioni hanno il dovere di tutelare”, commenta il Sen. Raffaele Calabrò, membro della XII Commissione Igiene e Sanità del Senato della Repubblica e Consigliere per la Sanità del Presidente della della Regione Campania, Stefano Caldoro. “E’ dovere di tutti sostenere l’impegno della Regione Campania che sta provvedendo all’istituzione di una Commissione di esperti costituita da neonatologi e da ostetrici, incaricata di programmare e realizzare un piano di assistenza a 360 gradi garantendo continuità nelle cure  e nell’assistenza al bambino e alla famiglia”. Le nascite pretermine sono legate all’interazione di molteplici fattori, come familiarità per parti gemellari, condizioni di rischio sociale (povertà, denutrizione o condizioni igieniche precarie), gravidanza in età adolescenziale o dopo i 40 anni, eventuali malattie della madre, oppure patologie della gravidanza (come gestosi, distacco di placenta, rottura prematura delle membrane amniotiche), causando in alcuni casi delle gravi conseguenze per i bambini, fino a dei gravi episodi di disabilità.“Per poter affrontare in maniera adeguata questo problema sociale e sanitario è essenziale progettare e realizzare centri specializzati nei quali poter elaborare e predisporre un corretto percorso clinico per i neonati”, dichiara il Prof. Paolo Giliberti, Presidente della Società Italiana di Neonatologia. “Questo traguardo è ancora più urgente in Campania dove,  carenze organizzative si traducono nel quarto tasso di mortalità neonatale più alto del Paese, dopo Calabria, Sicilia e Puglia. Una realtà – conclude il Prof. Giliberti – che rende ancora più significativo questo incontro, a seguito del quale è auspicabile che trovi ulteriore vigore la collaborazione tra Istituzioni e mondo scientifico per poter individuare e quindi attuare le soluzioni necessarie ad arginare questa grave emergenza sanitaria”.“Un’iniziativa come quella di oggi dimostra che è possibile creare anche in Campania efficaci  forme di  sinergia tra mondo scientifico e Società civile per creare la necessaria attenzione sui problemi più scottanti della sanità, tra i quali rientra senza alcun dubbio la condizione della  prematurità”, sostiene il Dott. Antonio Giordano, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli di Napoli. “Ospitare la presentazione della Carta dei Diritti del Bambino Nato Prematuro è motivo di  orgoglio per la nostra Azienda, in quanto testimonia la volontà degli Amministratori e degli Operatori di dare risposte adeguate alle domande di salute della popolazione campana”. Nel delineare un percorso di cura per la gestione clinica del bambino prematuro, un centro specializzato dovrà tener conto della lunga serie di fattori che determinano l’insorgere della problematica.“E’ necessario tenere conto delle multifattorialità del fenomeno della nascita pretermine per offrire alle gestanti un valido supporto in termini di assistenza continuativa, controlli adeguati e follow-up post parto”, sottolinea il Prof. Pasquale Martinelli, Ordinario di Ginecologia e Ostetricia, Facoltà di Medicina – Università Federico II di Napoli. “Per farlo è indispensabile puntare anche alla realizzazione di una rete assistenziale di monitoraggio di qualità, capace di individuare i possibili casi di insorgenza di rischi materno – fetali, pericolosi non solo per la vita dei neonati, ma anche per la salute delle madri. Si tratta di risultati che si possono ottenere grazie al costante miglioramento degli assetti organizzativi della sanità locale”.I casi di nascite premature incidono sulla salute pubblica sia a causa delle complicanze ad esse legate, sia in termini di ricadute economiche sulle spese sanitarie di ciascuna Regione.“Le evidenze relative alla diffusione della prematurità in Campania confermano come le nascite pretermine costituiscano certamente un rilevante problema di sanità pubblica, e al contempo ci permettono di sottolineare anche quanto esse incidano sulle casse del Servizio Sanitario Nazionale e quindi sui conti regionali”, commenta il Dott. Renato Pizzuti, Dirigente del Settore Assistenza Ospedaliera – Regione Campania. “Auspico, quindi, che incontri come quello di oggi rappresentino un punto di partenza per l’individuazione di ulteriori soluzioni utili alla programmazione regionale che contemplino la definizione di strategie condivise e finalizzate a migliorare la qualità dell’assistenza e, contemporaneamente, a contenere la spesa sanitaria legata a questo fenomeno”. Le Regioni che adotteranno il testo potranno tutelare in maniera ancora più efficace il bambino nato prematuro grazie ad una serie di articoli che garantiscono, tra gli altri, “…il diritto ad essere considerato una persona…” (Art. 1), e “…il diritto ad ogni supporto e trattamento congrui al suo stato di salute e alle terapie miranti al sollievo del dolore..” (Art. 3).“La Carta dei diritti del Bambino Nato Prematuro riconosce a tutti i bambini nati pretermine anche il diritto di avere genitori sostenuti nell’acquisizione delle loro particolari e nuove competenze genitoriali”, afferma l’Avv. Martina Bruscagnin, Presidente dell’Associazione Vivere Onlus. “La realizzazione di questo documento offre finalmente un valido sostegno a tutte quelle famiglie che convivono e lottano ogni giorno contro i disagi provocati da un parto prematuro, disagi che accompagnano bambini e genitori fino alle fasi cruciali dello sviluppo”.Alla Tavola Rotonda di oggi hanno partecipato: il Sen. Prof. Raffaele Calabrò, membro della XII Commissione Igiene e Sanità del Senato della Repubblica e Consigliere per la Sanità della Regione Campania, il Dott. Antonio Giordano, Direttore Generale, Azienda Ospedaliera dei Colli, l’Avv. Martina Bruscagnin, Presidente dell’Associazione Vivere Onlus, il  Prof. Paolo Giliberti, Presidente Società Italiana di Neonatologia, il Dott. Renato Pizzuti, Dirigente, Osservatorio Epidemiologico Regionale – Regione Campania, il Prof. Pasquale Martinelli, Ordinario di Ginecologia e Ostetricia, Facoltà di Medicina – Università Federico II di Napoli, il Prof. Francesco Raimondi, Presidente, Società Italiana di Neonatologia Campania, il Prof. Luigi Orfeo, Dirigente medico di Neonatologia e TIN, Azienda Ospedaliera “G.Rummo” di Benevento e il Prof. Francesco Macagno, Neonatologo collaboratore ed esperto di Area Materno-Infantile.