Riti e consuetudini Bandjoun (Camerun): il Ghieng

Padre Oliviero Ferro

Nella società tradizionale Bamilèkè, la classe d’età è di una importanza capitale, perché come in tutte le società feudali ognuno deve essere tenuto al suo posto. A Bandjoun, questa classe d’età si chiama il GHIENG. Senza essere una società segreta, il Ghieng è una riunione che si riunisce in certi quartieri del villaggio. Si tratta di una riunione molto particolare che varia da un quartiere all’altro. I Giovani (ragazzi) e anche dei meno giovani che desiderano fare parte di questa riunione danno a quelli più grandi e ai genitori che compongono questa riunione tutto quello che loro domandano. Come per la maggior parte dei circoli tradizionali, si tratta di barili di olio di palma, del sale,delle plantains (banane lunghe) con della carne di maiale e dei soldi. Dopo aver superato questa tappa, resta da far vedere agli occhi del villaggio che ormai si fa parte di questo circolo. Se tra due anni di o di Gu kè, ci sono almeno dieci persone che hanno riempito queste condizioni e hanno integrato il circolo Ghieng, sono autorizzate a danzare il (è la forza misteriosa che fa vivere il villaggio), inquadrati dai più grandi del circolo che servono da padrini. Questa danza si chiama il kè ghieng,una danza riservata ai soli membri del circolo Ghieng e che è una dimostrazione di forza per i nuovi membri che attraverso ciò, fanno vedere che ormai hanno una parola da dire(possono parlare in pubblico) ai loro genitori e a quelli più grandi. Prima di presentarsi sul terreno della danza che si esegue generalmente verso le ore 16, ogni nuovo danzatore nutre a casa sua gli amici e i suoi genitori. Come ricorda Maillard, il è così importante a Bandjou che senza di lui Bandjoun non esisterebbe; è lui che ritma le attività del popolo duranti gli anni del o del Gu kè. E’ lui che serve come punto di riferimento per i diversi avvenimenti della società ed è un luogo di esposizione delle ricchezze dei Wabo, Fo nto’ e dei nuovi membri del circolo Ghieng. Il Kè Ghieng può essere danzato da qualsiasi cittadino che l’ha già danzato almeno una volta e in un luogo qualsiasi.