Arte e vita nelle tele di Amalia Zanuso Belloni

Maria Pina Cirillo

Volti dolci, pensosi, teneri colti nel fulgore di un sorriso o persi in un sogno lontano, nudi pudichi e, contemporaneamente, palpitanti di  grazia femminile e prorompente vitalità, bimbi teneramente stretti tra braccia  amorose, rose e tulipani, narcisi e giacinti profumati di sole o roridi di rugiada, paesaggi vibranti  in una luminosità senza tempo  o  frementi sotto il soffio del vento: sono queste le immagini che appagano gli occhi ed il cuore di chi incontra le opere di Amalia Zanuso Belloni, artista sensibile e vitale capace di esaltare le potenzialità cromatiche del colore e di imprimere alle sue opere una sorprendente tensione emotiva che si scioglie e si stempera in un lirismo magico, in un’atmosfera quasi incantata che aleggia lieve nelle tele. Innamorata della vita, lontana da ogni retorica, Amalia utilizza  tutta la gamma dei chiaroscuri, tutte le sfumature di una tavolozza ricca di toni ora sommessi e quasi mormorati, ora forti ed incisivi che vogliono cogliere le emozioni, le sensazioni, i più intimi pensieri delle tante figure femminili che popolano il suo universo pittorico. Ponendo alla base del suo mondo artistico la necessità fortemente avvertita di un continuo confronto con se stessa, con la sua interiorità, con valori fortemente radicati quali il rispetto per la realtà circostante, l’amore per la grazia e la bellezza, la ricerca dell’intelligenza profonda  che anima il mondo e le conferisce senso e spessore, l’artista stabilisce una profonda empatia con i soggetti che raffigura nelle sue opere, ne vive i turbamenti, le trepidazioni, le apprensioni, costruisce  un universo parallelo in cui il suo pennello indaga uno spazio sconosciuto, si perde nei labirinti infiniti della psiche, coglie la sensualità palpitante dell’eterno femminino  e lo estrinseca in figure in cui le linee sinuose, il tratto vibrante, le pennellate veloci riescono a trasferire sul foglio le mille sfaccettature del suo pensiero creativo. Ma è soprattutto la luce la vera protagonista dei paesaggi, dei ritratti, delle nature morte che pulsano e quasi mutano e prendono nuova vita in rapporto allo sguardo che li penetra. E non si tratta soltanto di quella che il pennello dell’artista ha saputo cogliere ma, soprattutto di quella lieve, incorporea luminosità varia e mutevole che viene catturata dalle tele, dai disegni nel loro interagire continuo con l’ambiente in cui vivono. La Belloni, infatti, dilata in maniera esponenziale le vibrazioni delle cromie che sembrano fremere di vita propria, trasmettere il proprio vibrante messaggio, comunicare la pienezza di una vita vissuta e non semplicemente e passivamente subita. E se è l’intensità del messaggio ciò che contraddistingue l’opera di Amalia Belloni, comprendiamo perché l’artista  vada continuamente alla ricerca del mezzo tecnico più idoneo a trasmetterlo. Gli oli e le tempere, gli acquerelli ed i pastelli, il carboncino e la sanguigna, tutti utilizzati con decisa perizia,  rappresentano la sua via alla ricerca, alla sperimentazione pittorica intesa non come visione onirica e deformata del soggetto rappresentato  ma come adeguamento delle caratteristiche tecniche all’input creativo. Pur  serbando intatti i presupposti strutturali dei tratti e dei cromatismi senza operare alcuna rottura traumatica con la tradizione pittorica, le sue tele afferrano completamente la sfuggente essenza della realtà circostante in rapida evoluzione, ne colgono i tormenti e le contraddizioni, ne segnalano la complessità e la dirompente vitalità grazie ad una sorta di fermento creativo che emana dalle opere e che narra il suo grande amore per la vita. Il deciso e sicuro senso compositivo che si traduce in composizioni equilibrate e raffinate, le macchie di colore che danno profondità e consistenza all’opera, i tenui e delicati abbozzi di luce che trasfigurano l’insieme e scivolano lungo le linee tenere e  delicate dei soavi contorni, i tenui chiaroscuri trabordanti ombre misteriose ed arcane suggestioni tendono a suggerire innanzitutto una visione del mondo esteriore ma anche, e soprattutto, interiore, delineano i contorni di una realtà in cui l’amore, il rispetto, la fede, la gioia, la serenità non sono vuote parole ma valori veri e reali che hanno piena cittadinanza nella vita di ogni giorno. Deliziose sinfonie di colore, lontane da ogni affettazione e tanto limpide nella loro complessità emozionale quanto pulite nella loro composizione figurativa lontana dall’informale quanto vicina all’essenza della comunicazione immediata, le opere di Amalia Zanuso Belloni rappresentano, sicuramente, un intenso piacere da vivere con consapevolezza e rispetto ma sono, soprattutto, una porta su un mondo fremente di emozioni, capace di guidarci nella profondità del nostro vissuto e di emergerne con una più piena e rinnovata consapevolezza.