“Castelli d’Irpinia, pietre tra cielo e terra”

In una cornice naturale di grande suggestione, l’Irpinia, terra di Feudi, Principati e Baronie, ospita innumerevoli fortezze e roccaforti soprattutto di epoca longobarda e normanna. Argine alle terribili incursioni saracene, custodia dei beni dell’intera comunità, i castelli d’Irpinia hanno avuto vita lunga, lunghissima, passando di padre in figlio, seguendo le sorti delle varie casate: baluardi spesso inespugnabili di una potente nobiltà di provincia.Castelli aviti dell’antica aristocrazia partenopea, luoghi di ristoro dopo serrate battute di caccia tra boschi verdi e fittissimi, residenze gentilizie di rappresentanza, sentinelle poste a difesa di confini, questi edifici hanno segnato la storia dei luoghi. Col tempo, sono divenuti parte integrante del paesaggio, pietre immobili poste tra l’azzurro del cielo e il verde delle valli e delle colline, capaci di sorprendere e affascinare con la loro solenne mole. SEMA, agenzia di promozione del territorio campano, ha voluto dedicare a questi stupendi giganti di pietra, diroccati o intatti,  a volte abbandonati o in fase di restauro, una mostra itinerante dal titolo “Castelli d’Irpinia, pietre tra cielo e terra”. Nata dall’idea di raccontare un lungo viaggio compiuto tra le meraviglie dell’Irpinia, la mostra è pensata come un percorso tracciato dalle memorie di un immaginario cavaliere templare, Guiscardo da Seborga, rappresentate utilizzando il linguaggio sempre più attuale delle immagini. Le memorie del nobile cavaliere, pervenute per puro caso ad un suo lontano discendente, Arturo Scala,  hanno spinto quest’ultimo a ripercorrere il cammino intrapreso dal suo avo per giungere in Terra Santa, riscoprendolo grazie al punto di vista e al “fermo immagine” di quello che può essere definito un moderno viaggiatore nel tempo. Il visitatore sarà condotto per mano in un affascinante passato fatto di architetture secolari che raccontano di guerre e saccheggi, assedi e battaglie, ma anche di nobili dame e di amori di corte, di uomini illustri, poeti e scrittori, un mondo suggestivo e spesso dimenticato che rivive oggi grazie all’arte della fotografia.

 

Un pensiero su ““Castelli d’Irpinia, pietre tra cielo e terra”

  1. Ringrazio chi ha scritto questo articolo, sono un’irpina e leggere la storia delle mie origini mi rallegra e mi inorgoglisce.
    Un invito a chi legge per organizzare un’accurata visita in questa terra che madre natura ha premiato.

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