Regione: soppressione province, Valiante, occasione persa

“E’ stata un’occasione persa”. Così il consigliere regionale Gianfranco Valiante commenta la bocciatura alla Camera della proposta di legge presentata dall’Italia dei Valori sulla soppressione delle Province. “Non sono affatto d’accordo sull’astensione del Partito Democratico che avrebbe dovuto dare un segnale di responsabilità – sottolinea Valiante – in un momento così difficile di crisi per l’Italia, la priorità dovrebbe essere la riduzione dei costi della politica e della spesa pubblica. Invece, si continuano a tenere in vita le Province che sono Enti inutili, con competenze limitate ma carrozzoni dove spesso si annidano clientele, consulenze. L’Italia ha bisogno di istituzioni forti, radicate sul territorio come i Comuni e/o le Associazioni di Comuni, ma meno farraginose e costose. Bisogna avere il coraggio  di “innovare tagliando”. Invece, ancora una volta, la politica predica bene e razzola male”. In Italia esistono 110 province per un costo annuo di quasi 15 miliardi di euro. “Enti – continua Gianfranco Valiante – che hanno competenze generiche e di difficile determinazione, spesso in palese sovrapposizione con i comuni e le regioni. Abolire le province avrebbe significato recuperare risorse, razionalizzare la spesa pubblica e varare una seria riforma fiscale, strutturale. Però – chiosa Valiante – evidentemente la politica italiana è così legata alle sue poltrone e agli incarichi che ha difficoltà ad abolire, tout court, 100 presidenti di giunta, 2900 consiglieri, 900 assessori, spese che potrebbero essere risparmiate in quella logica di lotta agli sprechi che, purtroppo, resta solo uno spot elettorale”.

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