Regione: banda larga, conferenza autonomie locali, via libera

La Conferenza regionale delle Autonomie Locali della Campania ha dato oggi il via libera ad uno dei “Grandi Progetti” della Giunta, quello sulla banda larga e sullo sviluppo digitale. Ai lavori, presieduti dall’assessore alle Autonomie Pasquale Sommese, hanno preso parte i rappresentanti delle 5 Province, dei 5 Comuni capiluogo e gli altri componenti dell’organismo, oltre ai dirigenti dei due Assessorati direttamente interessati, la Ricerca e Innovazione, e l’Agricoltura.  Il piano d’azione per la diffusione delle tecnologie dell’ informazione e delle telecomunicazioni ha per obiettivo, in linea con le indicazioni dell’Unione Europea, la copertura a banda larga dell’intero territorio regionale, per assicurare a tutti l’accesso ai seguenti servizi: banche dati sulla circolarità anagrafica e sull’anagrafe del territorio; realizzazione Centro Servizi regionale per la gestione della cittadinanza digitale connessa alla tessera sanitaria e per la fornitura da parte della PA dei servizi al cittadino; fascicolo sanitario elettronico; nuovo assetto processi amministrativi; editoria digitale. Sulla base della consultazione pubblica realizzata dall’Assessorato alla Ricerca scientifica retto da Guido Trombetti, in Campania 303 Comuni su 551 risultano ancora in uno stato di digital divide, nel senso che non hanno accesso ad internet o sono privi di utenze o aree territoriali in grado di attivare il servizio. L’area più penalizzata è quella della provincia di Salerno, con il 43% di Comuni in difficoltà, seguita da Avellino con il 23%, Benevento con il 19%, Caserta con il 15% e Napoli con il 9%. La Campania è tra le prime regioni italiane per le linee di copertura con una percentuale del 72%.Nell’ambito degli investimenti da realizzare, l’attenzione sarà dedicata altresì alle aree rurali con le misure previste dal PSR Campania 2007/2013. “La Giunta regionale – sottolinea l’assessore Sommese investe su questo progetto 300 milioni di euro, di cui 150 a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo. E’ una somma importante per un programma di sviluppo importante, la cui realizzazione è direttamente legata al ruolo che dovranno svolgere gli Enti locali nella gestione della cittadinanza digitale e nelle informazioni che saranno messi in grado di dare su catasto, tributi, programmazione, ambiente, pianificazione, sanità pubblica.“Si va – conclude Sommese – verso una nuova architettura tecnologica, che si muove di pari passo con il nuovo ordinamento amministrativo della Regione, e che punta, nel giro di tre anni, a rendere univoco e trasparente il legame tra il singolo cittadino e tutta la Pubblica Amministrazione”.