San Pietro al Tanagro: altro che farneticazioni, il sindaco si dimetta!

Non si fa attendere la risposta dell’opposizione al sindaco di San Pietro al Tanagro che aveva definite “farneticazioni” le critiche mosse al suo operato in merito alla politica comprensoriale della sua amministrazione. Ad intervenire pesantemente è il Terzo Polo che proprio a San Pietro vanta due tra gli esponenti comprensoriali di punta dell’UDC e di Futuro e Libertà. “Intanto chiariamo subito – attacca Giannino Graziano di FLI – che noi sosteniamo fortemente e convintamente entrambi i gruppi di opposizione di San Pietro al Tanagro in quanto alternativi al Partito Democratico che connatura l’attuale maggioranza consiliare e se questo oggi lascia il sindaco meravigliato significa che è lui a vivere decontestualizzato rispetto alla vita politica comunale e non noi ad aver cambiata posizione”.L’argomento che ha alimentato lo scontro durante l’ultima seduta consiliare è stata la partecipazione del comune di San Pietro al Tanagro al Patto Territoriale Bussento e Vallo di Diano rispetto alla quale Quaranta e la sua maggioranza hanno dimostrato scarso interesse nonostante le numerose quote possedute ed evidenziando, a parere dell’opposizione, poca lungimiranza alla luce degli ottimi risultati conseguiti dal nuovo presidente Giovanni Graziano la cui gestione ha riscosso unanime favore.“Che un’amministrazione si disinteressi di un ente partecipato – riprende l’esponente del partito di Fini – può essere anche una scelta politica e dunque il confronto si sposta sul merito della questione. Il problema, però, è di tutt’altra natura e riguarda la condotta del sindaco e della sua maggioranza che è gravissima fino a ledere la dignità della nostra comunità. Come si fa a delegare un consigliere comunale di un altro comune a rappresentare l’amministrazione nell’assemblea del Patto Territoriale dove, è bene ricordare, si esprime un voto che impegna la stessa amministrazione?”.Effettivamente la questione non è solo formale ma coglie la sostanza della rappresentanza istituzionale, non a caso il consigliere comunale di opposizione Giovanni Romano durante l’ultima seduta consiliare aveva accusato il sindaco di aver tradito la sovranità popolare e la fiducia dei suoi cittadini e di non considerare all’altezza di sostituirlo nessuno tra i suoi assessori e consiglieri definendoli provocatoriamente di “serie B”.“Il sindaco dice di avere la coscienza a posto e di aver agito nell’interesse dei cittadini – non si risparmia Giannino Graziano – allora ci spieghi qual è l’interesse dei sampetresi ad essere rappresentati da un consigliere comunale di Polla e come si fa ad essere in pace con se stessi dopo che si è palesemente tradito il proprio mandato elettorale dato che i nostri concittadini votano a San Pietro non altrove? Comunque intraprenderemo una intensa attività di comunicazione in modo che l’intera comunità possa essere messa nelle condizioni di valutare l’operato del sindaco e della sua maggioranza”.Sotto attacco è finito anche l’imbarazzante silenzio dietro cui si è trincerata tutta la maggioranza salvo poi dar vita ad interminabili riunioni alla ricerca di una compattezza difficile da ritrovare essendo saltati tutti gli schemi e lo confermano diversi esponenti che fino ad oggi hanno sostenuto Quaranta e che oggi si dicono disposti a staccare la spina.“Noi lanciamo semplicemente una sfida – attacca Graziano – i singoli consiglieri ed i singoli assessori dicano pubblicamente di aver apprezzato e condiviso la condotta del sindaco che li ha letteralmente ignorati per affidarsi ad un amministratore di Polla. Su questo argomento dimostrino l’unanimità e la compattezza che il sindaco tanto millanta e tutti i sampetresi prenderanno atto della qualità di questa amministrazione. Ad ogni buon conto – conclude l’agguerrito dirigente di FLI – gli amministratori seri quando tradiscono in modo lampante il proprio mandato e mortificano la propria comunità con condotte irresponsabili si dimettono, ma ovviamente parliamo di amministratori seri”.