Salerno: Psi sui referendum

            La straordinaria partecipazione di elettori alla consultazione referendaria (oltre il 57%) e l’altrettale straordinaria vittoria dei “SI’” su tutte e quattro i quesiti rappresentano un ulteriore tassello nella erosione di consenso e di legittimazione dell’attuale governo. Il dato è chiaro: la maggioranza assoluta del popolo italiano ha le tasche piene di un governo che promette solo ma non opera, che è stato capace di acuire – anche profondamente – il divario tra chi sta bene e chi invece è sempre più povero, che sta inesorabilmente trascinando il paese in una pericolosa deriva anche sotto il profilo morale. Con tutta probabilità all’orizzonte si stagliano imminenti le elezioni politiche anticipate, si spera con una legge elettorale meno iniqua e più democratica dell’attuale. Come che vadano le cose, le forze della sinistra (mi piacerebbe dire del centro sinistra) debbono con grande tempestività organizzarsi anche in periferia. Il nostro primo obiettivo è la riconquista degli enti locali e della Provincia in particolare.  E’ dovere delle forze politiche del centro sinistra lavorare insieme cercando tutte le necessarie convergenze sugli uomini e sui programmi, tenendo nella giusta considerazione tutto il nuovo che avanza, in particolar conto le componenti giovanili che meritano rispetto e grande considerazione. Senza egoismi: non serve la vittoria di un partito ma quella della coalizione; badando al sodo, alle vere esigenze dei cittadini, che misurano la capacità di un’amministrazione dai risultati che raggiunge. E’ questo il compito che attende le forze politiche: la Federazione Provinciale del PSI lavorerà da subito per questo obiettivo, che ritiene essenziale per poter raffigurare un reale sviluppo all’intera Provincia di Salerno.