Salernitana ko al Bentegodi, la promozione si allontana

Maurizio Grillo

Un ko che brucia e che sa tanto di fine dei sogni di gloria. Il Verona infligge una pesante sconfitta per 2-0 alla Salernitana nell’andata della finale play off e può dire di aver già un piede in B dopo i primi 90′ di gioco in virtù anche delle numerose defezioni in casa granata per il ritorno dell’Arechi. Di Bello, come ricordatogli anche da Russo a fine gara, ha infatti ammonito ben tre diffidati della Salernitana oltre ad aver comminato la sacrosanta espulsione ai danni di Caglioni. Al di là di tutto ciò la Salernitana è comunque apparsa irriconoscibile agli occhi di tifosi ed addetti ai lavori ed incapace di offendere avversari che quest’oggi hanno dimostrato di avere una marcia in più. La gara inizia subito con il Verona all’attacco ed al 4′ Caglioni controlla la sfera andare sul fondo su velenosa punizione dal limite di Le Noci. Al 6′ arriva primo giallo ai danni di Montervino che, diffidato, salterà il match di ritorno. Sulla punzione seguente è sempre Le Noci a rendersi pericoloso, stavolta Caglioni è prodigioso nel deviare in tuffo la battuta a rete del numero 7 dell’Hellas. La Salernitana prova a reagire e Ragusa, in uno dei rarissimi spunti vincenti della propria gara, salta Abbate e si fa stendere al limite dell’area. Giallo per il difensore scaligero, ma Carrus manda alto la punizione da posizione invitante. I granata prendono coraggio e costruiscono una buona palla gol: Fabinho si libera degli avversari e lancia Ragusa verso Rafael, ma l’attaccante scuola Genoa è troppo precipitoso e calcia tra le braccia del portiere di casa. Al 17′ l’episodio che cambia l’inerzia dell’incontro: Halfredsson controlla all’altezza del vertice sinistro dell’area di rigore e crossa al centro per Ferrari con Montervino che intercetta la sfera con la mano. Per un generoso Di Bello è rigore, ma non arriva nessun provvedimento per Montervino che avrebbe potuto terminare anche anzitempo la propria gara qualora fosse stato ammonito. Dal dischetto va Ferrari che trasforma dagli undici metri e porta il Verona in vantaggio. Dopo l’1-0 il Verona continua ad attaccare e Halfredsson, tra i migliori dei suoi, ci prova dal limite, ma la palla viene deviata in angolo. Dal corner calciato dalla sinistra Abbate si ritrova la palla buona per il raddoppio, ma indirizza alto a pochi passi da Caglioni. Al 27′ la seconda chance della Salernitana: mischia in area scaligera, Fava si avventa sul pallone vagante e calcia verso la porta, Rafael respinge con i pugni sui piedi dell’accorrente Ragusa che arriva sul pallone con il corpo troppo all’indietro e spara alle stelle con il piatto destro. Poi è ancora l’Hellas a sfiorare il raddoppio con Berrettoni che prova la deviazione al volo su assist di Halfredsson, ma la palla termina a lato. La Mandorlini band legittima il vataggio ed al 37′ Halfredson mette alla prova i riflessi di Caglioni con un potente tiro dal limite deviato in angolo dal portiere granata. Al 39′ Fabinho è costretto a chiedere il cambio: al suo posto entra Aurelio. Nella ripresa non cambia lo spartito dell’incontro e già al 2′ il Verona va vicinissimo al 2-0: prodigioso Caglioni nel deviare con uno splendido colpo di reni la deviazione di testa di Le Noci sugli sviluppi di corner. Breda decide di mandare in campo Russo al posto di Montervino e dopo poco vengono ammoniti Altobello e Accursi che, diffidati alla vigilia dell’odierno incontro, salteranno anche loro il return match dell’Arechi. Al 20′ Altobello perde in area Ferrari che svirgola sul fondo per fortuna dei granata. E’ la prova generale dell’azione del rigore da cui nascerà il 2-0 scaligero: Ferrari elude la marcatura di Accursi e salta Caglioni che cintura l’avversario per evitare che lo stesso possa andare a rete. Rigore solare e sacrosanta espulsione ai danni del numero uno granata. Iuliano entra in campo al posto di Fava e viene spiazzato da Ferrari che sigla la propria personale doppietta. Da quel momento in poi la gara non ha più storia con il Verona che ha gioco facile nell’amministrare il preziosissimo doppio vantaggio. L’Hellas avrebbe anche le occasioni per incrementare il parziale a proprio favore, ma Berrettoni calcia sull’esterno della rete e poi il neo entrato Mancini si vede parare la conclusione da Iuliano. Al 90′ Jefferson commette un nuovo errore in disimpegno al limite della’area e per poco Halfredsson non fa 3-0. La Salernitana non ha la forza per costruire una benchè minima forma di forcing finale: ci prova Ragusa a tempo quasi scaduto, ma la sua conclusione viene rimpallata in angolo da Maietta. Finisce 2-0 per l’Hellas che mette una seria ipoteca sulla propria promozione in B. Servirà un’impresa d’altri tempi ad una Salernitana alla quale mancheranno ben quattro titolari (Montervino, Altobello, Accursi e Caglioni) nel ritorno tra una settimana. Occorrerà segnare almeno due reti senza subirne per prolungare l’incontro ai tempi supllementari, è normale che l’undici di Mandorlini verrà a Salerno con i favori del pronostico. Sarebbe, però, ingiusto nei confornoti dei tifosi granata, encomiabili anche al Bentegodi di Verona per il massiccio incitamento alla squadra dal primo all’ultimo minuto della gara, alzare già badiera bianca e partire già battuti. Nel calcio non si sa mai cosa può accadere, bisogna credere ancora nella promozione. Provarci è d’oBBligo…