Parlare, per ricaricare il cellulare

di Rita Occidente Lupo

Il timbro vocale, spesso importante per tradurre emozioni. Per cogliere sfumature che a volte non hanno esternazioni. La voce, la circe del filo o delle onde magnetiche, capace di far vibrare anche a distanza cuori e neuroni. E proprio su tale tema, l’attenzione degli studiosi nei giorni scorsi, alla luce delle costanti chiacchierate telefoniche, con o senza filo! Proprio perché la voce sprizza energia, sarà possibile, in un futuro non millenario, ricaricare lo stesso telefono cellulare, in barba ad ogni pila a litio. Questo il punto d’arrivo d’una doviziosa ricerca, effettuata da ingegneri coreani, giunti alla conclusione che anche in un ambiente super rumoroso, il telefonino si potrebbe ricaricare. La batteria,in ogni caso non andrebbe in soffitta: ad essa, collegato materiale fonoassorbente, vibrante, che trasmetterebbe a filamenti di ossido di zinco le vibrazioni, poi tradotte in  elettricità.  La scoperta, destinata ad estendersi anche ad altri campi tecnologici: pc, illuminazione, con una semplice ricarica vocale. Evitati, in tale ottica, i salatissimi costi elettrici energetici. Il che, in chiave d’austerity, francamente non dispiace: anzi, panacea per le ascendenti utenze domestiche! Dagli occhi a mandorla, dunque, l’invito a non ponderare le parole, ma ad alzare anche, se voluto, il tono di voce, sapendo che il tutto verrà mutato in ricarica utile per il proprio cellulare!

 

 

 

Un pensiero su “Parlare, per ricaricare il cellulare

  1. Se un ululato ricaricasse anche il credito sarebbe ancora più divertente 😉

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