Giovane Italia Salerno rimarca la propria matrice culturale e sociale

 In vista dei referendum che si terranno nei giorni 12 e 13 giugno prossimi, la Giovane Italia di Salerno, movimento giovanile del Popolo della Libertà, prende in maniera precisa e convinta la propria posizione sul nucleare e l’acqua pubblica, invitando tutti i propri militanti a sostenere tali quesiti; per quanto riguarda, invece, il legittimo impedimento, è chiara volontà del movimento giovanile di indicare un netto no ritenendolo un quesito che va solo contro una persona e che non aiuta in nessun modo a migliorare il quadro politico italiano. Stasera e domani gazebo informativi in tutte le piazze della provincia di Salerno. A tal proposito il Presidente Provinciale del movimento, Giuseppe Agovino, dichiara quanto segue:“In un momento dove il PdL a livello nazionale, ha aperto sui quesiti referendari, invocando piena libertà di coscienza, la Giovane Italia Salerno ha deciso di invadere il campo, convinta fermamente della propria posizione. Non possiamo, in qualità di giovani rappresentanti delle istanze della destra italiana, dimenticare la nostra natura sociale ed identitaria e per questo motivo sul nucleare e sull’acqua pubblica, non tradendo il nostro credo, abbiamo deciso di schierarci nettamente a favore dei quesiti referendari. Per chi infatti si professa di destra, la tutela dell’ambiente e della natura è un valore fondamentale, anzi primario e, con sommo dispiacere, devo ammettere che ciò non sta avvenendo. Il rischio principale, infatti, è quello di sostituire l’interesse dell’uomo, soggetto inquadrato nell’ambito dell’ambiente che lo circonda, con quello meramente economico, che purtroppo vede nel contesto di appartenenza solo un elemento da sfruttare. Concettualmente, infatti, crediamo che nel nostro paese, dietro questi due problemi, si voglia nascondere qualcosa di più grande: per quanto riguarda l’aspetto energetico la priorità non è quella di investire su una fonte, forse economicamente sicura ma socialmente pericolosa, come quella nucleare, ma bisogna capire come questo paese, invece, può sfruttare quelle energie pure che lo circondano al meglio e senza arrecare danni alla salute dei cittadini. Il problema dell’acqua invece, crediamo, che non dipenda dal fatto che sia pubblica o no, ma dalla cattiva gestione degli amministratori locali che hanno fatto diventare i consorzi pubblici un centro di potere politico e non di utilità sociale. Sul quarto punto, quello sul legittimo impedimento, invitiamo fermamente a votare no poiché ci sembra ridicolo cercare l’ennesimo inutile pretesto per sovvertire la volontà popolare. Infatti se deve esistere norma che disciplini la formazione del governo e del parlamento deve essere fatta per tutti e non contro uno solo: pensiamo infatti ad un’introduzione di un codice etico per le candidature che ogni partito, indistintamente dal colore, debba seguire in modo da far percepire ai cittadini la politica come un qualcosa di pulito e di serio”.