Fisciano: Noia premiata per la lirica al concorso sull’Ecologia

Maria Pia Vicinanza

Ancora una volta la nostra collega, giornalista e poetessa, Anna Maria Noia di Mercato S. Severino ha conseguito un importante successo all’ennesimo certame poetico organizzato dal vate fiscianese (di Lancusi) Michele Sessa sul tema della sostenibilità: “L’ecologia. Ambiente e natura”; una competizione che come di consueto – da ben ventidue edizioni, ormai – si colloca ai primi posti come attività culturale, senza voler togliere niente agli altri pur prestigiosi concorsi, per presenza e partecipazione di artisti di ogni età e provenienza, poeti e letterati sì ma anche pittori e vernacolieri. La nostra collega Anna Maria si è distinta, dopo i prestigiosi riconoscimenti degli anni scorsi, anche quest’anno essendo giunta terza ex-aequo nella sezione “Poesia in lingua” con la lirica “Vanità”.“Lo scrivere delle poesie – dichiara Anna Maria Noia – vuole per lo più essere un modo per veicolare ed esprimere al meglio i miei sentimenti, in maniera chiara e trasparente, cristallina; la nostra società, così distratta, turbolenta e frettolosa, soffoca i nostri aneliti e i respiri cosmici che andrebbero verso un afflato universale che dovrebbe accomunarci tutti, artisti e persone più…razionali”.“Purtroppo non sempre è così – ribadisce la poetessa – a volte per essere qualcuno nella nostra quotidianità siamo costretti a sgomitare e a competere, poiché chi si ferma è perduto. Questo vale in particolare per l’inflazionato gotha del giornalismo. Invece io penso che se soltanto ci fermassimo e osservassimo il bellissimo mondo che ci è intorno, appunto la natura, l’ambiente, potremmo veramente dire di conoscere noi stessi, ringraziando con il volto a terra il nostro Dio, onnipotente Signore dell’universo stesso, che ci ha lasciato in eredità tanta ricchezza e venustà.”“Scrivo liriche inoltre – spiega ancora la premiata – per realizzarmi e per avere almeno un’occasione e un momento di notorietà che mi aiuti a vivere meglio e ad avere più fiducia in me stessa. Sto raccogliendo le ultime liriche, i carmi più recenti su un dischetto per pubblicare un’altra opera dopo l’opuscoletto su Salvatore Valitutti (a mia cura), approntato presso la Provincia di Salerno nel novembre 2008, e la raccolta di miei articoli concernenti l’antropologia e l’etnografia che hanno costituito la mia opera prima denominata “Calendario salernitano delle tradizioni popolari”; questo mio libro è stato presentato il 25 febbraio 2011 al Comune di Mercato S. Severino.”“La poesia che ho inviato quest’anno – dice Noia – dimostra la mia passione per la retorica intesa come arte del ben scrivere e del saper comunicare, una materia che ho sempre amato sin dagli anni del liceo, avendo avuto la fortuna di imparare da bravi insegnanti, preparati e appassionati delle loro materie.”“Il mio carme Vanità è intessuto di vita e morte – conclude Anna Maria Noia – di eros e thanatos, di passione e voluttà, di vanità – appunto; spesso mi dicono che le mie creazioni poetiche sono tristi, ma in realtà io intendo stigmatizzare tutto un arcobaleno di sensazioni e di emozioni che ognuno di noi vive più o meno profondamente, dunque anche la melanconia e il dolore, che per fortuna o per disgrazia ci accomunano tutti. In questo senso, quindi, la Poesia è per me anche…una “Livella” di Totò.”