Salerno: GdF, crack Villani

In data 10 maggio 2011, i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Salerno su richiesta avanzata da questa Procura, avente ad oggetto disponibilità finanziarie, beni mobili ed immobili, nei confronti di soggetti già destinatari, in data 8 aprile u.s., dell’avviso di conclusione delle indagini ex art. 415-bis c.p.p, per fattispecie penalmente rilevanti commesse, a vario titolo, nell’amministrazione della Capogruppo “ALVI S.p.A.” e nella gestione delle altre società a questa direttamente collegate. L’attività di polizia giudiziaria eseguita in data odierna evidenzia e conferma come l’intera e complessa vicenda criminosa, originata dalla sentenza dichiarativa dell’ALVI S.p.a. (16 dicembre 2009), sia stata caratterizzata, in estrema sintesi, da diverse operazioni poste in essere dagli amministratori di fatto e di diritto delle varie società riconducibili, a vario titolo, al “c.d. Gruppo ALVI” che, se da un lato hanno determinato il progressivo svuotamento del patrimonio sociale a danno dei creditori, dall’altro, hanno anche consentito alla famiglia Villani e ai loro sodali di assicurarsi ingenti risorse economiche; finalità, quest’ultima, perseguita, soprattutto, attraverso gli ipotizzati reati di riciclaggio e di impiego di utilità di provenienza illecita ascritti a Pecoraro Pasquale e a Villani Luigi, rispettivamente cognato e figlio di Villani Angelo. Alla luce di quanto precede sono state quindi sottoposte a sequestro preventivo, in quanto ritenute – prima facie – frutto delle fattispecie distrattive e dissipative di natura fallimentare, , le disponibilità finanziarie rinvenute su 22 rapporti bancari riconducibili ai germani Villani, a Stile Luigi, a Pagano Bartolomeo, ad Aliberti Vittorio  a Villani Luigi e a Pecoraro Pasquale.Nel medesimo contesto, analoga misura cautelare di natura reale ha riguardato, per un valore complessivo di circa 2,5 milioni di euro, i beni mobili ed immobili riconducibili a Pecoraro Pasquale e Villani Luigi. In particolare, Pecoraro Pasquale, cognato di Villani Angelo, è stato individuato come il soggetto principale che, direttamente e indirettamente attraverso “lo schermo” della “I Prodotti del Sole S.r.l.”, società da lui amministrata e nel cui assetto proprietario figura anche Villani Luigi, ha effettuato l’opera di “ripulitura e successivo reimpiego” dei proventi derivanti dai reati di natura fallimentare commessi nell’amministrazione della ALVI e delle società collegate. Nel dettaglio sono stati, quindi, sottoposti a sequestro: 22 orologi, il cui valore è stato stimato in € 102.600,00 e la somma di € 141.085,00 in contanti, rinvenuti e già sottoposti  a sequestro probatorio, in una cassetta di sicurezza in uso a Pecoraro Pasquale, presso la filiale di Mercato San Severino (SA), del Monte dei Paschi di Siena; tre immobili (fabbricati e terreni) ubicati nei Comuni di Nocera Superiore e Roccapiemenonte, per un valore di circa 350 mila euro, le quote sociali e l’azienda, per un valore pari a circa 1 milione di euro, relative alla “I Prodotti del Sole S.r.l.”, società con sede a Fisciano (SA) esercente l’attività di “produzione di paste alimentari”, risultata destinataria di ingenti pagamenti da parte dell’ALVI e delle altre società a questa direttamente riconducibili, nel corso dell’anno 2009 e/o comunque, in un periodo di avanzato stato di decozione delle stesse. E’ stato, infine, sottoposto a sequestro l’immobile di proprietà di Villani Angelo, ubicato in Salerno, viale delle Querce, nr. 7. Nel caso di specie, è stato, infatti, accertato che i pagamenti corrispondenti alla quasi metà del mutuo gravante sull’immobile, per un importo di circa 650 mila euro, sono stati effettuati, sia direttamente da Villani Angelo che dai suoi prossimi congiunti, con somme di denaro derivanti dai proventi delle condotte distrattive e dissipatrici poste in essere dal predetto Villani Angelo. Anche l’immobile in parola è stato, quindi, considerato come l’immediato prodotto dei reati di bancarotta fraudolenta contestati a Villani Angelo.

Procuratore della Repubblica Franco Roberti