Scafati: conferenza Asl Salerno, dichiarazioni Aliberti

All’indomani della conferenza stampa svoltasi presso la sede legale dell’Asl di Salerno, alla presenza del commissario straordinario dell’Asl Maurizio Bortoletti, del direttore dell’Asl Sara Caropreso e dei direttori sanitari degli ospedali di Scafati, Sarno, Nocera-Pagani, il Sindaco di Scafati ha commentato la proposta di riorganizzazione del Mauro Scarlato emersa dal tavolo tecnico. “Credo – ha dichiarato il Sindaco Pasquale Aliberti che la proposta venuta fuori dal tavolo tecnico convocato da Bortoletti sia da considerarsi un primo risultato, che non rappresenta assolutamente il massimo, ma che mantiene in vita un ospedale che il decreto 49 avrebbe chiuso definitivamente. Non ho dato il mio assenso alla proposta, perché ho ritenuto fosse giusto discuterne con i partiti locali, che in questi giorni stanno mettendo in campo proteste e battaglie per l’ospedale di Scafati. L’istituzione di un Centro di Riabilitazione cardio-respiratoria e neuromotoria con annesso UTIR, con il coordinamento di un luminare di fama internazionale, di un punto di Primo Soccorso con presenza di laboratori di analisi e reparto di radiologia, di attività ambulatoriali e di specialistica di II livello, chirurgia, ortopedia, ostetricia e ginecologia, cardiologia, pediatria e centro dialisi, non previste dal decreto regionale 49, di reparti di medicina generale e di lungodegenza, rappresenta in ogni caso, una conquista per la quale abbiamo speso tutte le nostre forze ed energie. Devo, ringraziare il direttore sanitario del M.Scarlato, Alfonso Giordano, che ha lavorato, in questi mesi, contribuendo con la sua professionalità, ad elaborare la proposta di riconversione. In questa fase, i trasferimenti dei reparti di chirurgia e ortopedia nonché del personale delle sale operatorie del plesso di Scafati presso gli ospedali di Sarno e Nocera, non rappresentano la chiusura o lo smantellamento del nosocomio di Scafati, ma l’attuazione di un provvedimento assunto in seguito alle decisioni della Procura, al fine di tutelare la salute dei cittadini e garantire l’emergenza presso altre strutture. E’ opportuno, però, rimanga aperto un ulteriore spiraglio per conservare specialità funzionali ai pazienti acuti: siamo consapevoli che l’unico modo per raggiungere questo risultato è modificare il decreto 49 Zuccatelli e spostare il ragionamento a livelli istituzionali più alti, cosa che fino ad oggi non è riuscita a fare neanche la politica regionale. Modificare il decreto 49 è una battaglia che difficilmente da soli possiamo vincere, ma che vale la pena tentare. Da una parte, continueremo a chiederne la modifica, dall’altra, il prossimo passo, sarà quello di avviare, a partire da lunedì alle 19,00 presso l’Aula Consiliare, un ragionamento con le commissioni consiliari, teso ad approfondire la proposta emersa dal tavolo tecnico”.