Salerno: Pdl, Celano “Cambiare si può!”

Mancano, orami, 15 giorni al termine della campagna elettorale, lunga perché è la prima volta che in città il centro destra riesce a presentare liste e candidato a sindaco notevolmente in anticipo rispetto alle scadenze, e la grande partecipazione cui abbiamo assistito precedentemente a Mariconda ed al Grand Hotel Salerno ci fa ben sperare sull’esito della competizione elettorale; ci fa sperare soprattutto in una presa di coscienza da parte di tutti sulla reale valenza dell’azione amministrativa del ventennale  del governo progressista della città. Ancora 15 giorni di battaglie, di assalto politico al fortino progressista, creato accuratamente e con zelo in 20 anni di gestione, con logiche ed atti deplorevoli e poco condivisibili. Siamo stati, ancor più di sempre, tra la gente, abbiamo girato i quartieri, abbiamo vissuto e toccato con mano non solo il degrado urbano dei rioni periferici che hanno indotto Anna Ferrazzano ad impegnarsi ad istituire l’assessore ai rioni ed al decoro urbano della città, ma soprattutto il disagio sociale che vivono interi nuclei familiari che abitano nelle zone più emarginate ed abbandonate di Salerno, le Fornelle, i rioni collinari, S.Eustachio. Un disagio sociale talmente accentuato ed inatteso da far quasi sospettare che al potere conviene non far nulla per attutirlo, per attenuarlo, al fine di mantenere più agevolmente il controllo sociale della città. Il bisogno si sa rende l’uomo schiavo, lo costringe a credere a promesse anche se palesemente inattendibili di qualche posto di lavoro o di qualche provvidenziale intervento socialmente utile. Abbiamo incontrato tanti giovani, molti di quei giovani illusi ed ingannati 5 anni fa nel corso della scorsa campagna elettorale allorquando il Sindaco di Salerno  promise ben 5.000 nuovi posti di lavoro. Promessa ovviamente non mantenuta oltre che vergognosa da parte di chi non si  esime a speculare ed a “giocare” con le speranze ed il disagio pur di raggranellare qualche voto e di accrescere il consenso. Dal 2006 ad oggi  i dati statistici parlano invece di una riduzione degli occupati in città. In 5 anni si sono persi, infatti, circa 3.500 posti di lavoro. Per creare occupazione, per creare opportunità lavorative, del resto, c’è bisogno di incentivare lo sviluppo e la produzione, c’è la necessità, cioè, di creare i presupposti per la crescita produttiva della città. Ed invece dopo ben 20 anni di governo progressista (diciamolo a tutti con forza, De Luca amministra la città personalmente o per interposta persona ormai da un ventennio, tempo assolutamente sufficiente ad un governo capace di rivoltare una città, di  invertire la rotta e di determinare un nuovo  destino per una comunità), ebbene dopo 20 anni di governo, Salerno ancora non ha un’anima, non si è stati ancora capaci di dare  una identità produttiva alla città. Si è pensato magari più che a creare opportunità di lavoro per i nostri giovani,  a dispensare posti improduttivi per lavoro inesistente a spese della collettività nelle società miste, negli enti partecipati, nei consorzi di bacino di cui abbiamo ereditato la triste realtà. Dopo 20 anni Salerno non è una città turistica, lo è forse solo nella fantasia e megalomania del Primo Cittadino. Se bastassero solo le luci di Natale per rendere una città turistica De Luca non sarebbe certo stato il solo a copiare Chiamparino….Non è una città industriale. Le principali imprese della città hanno ormai chiuso battenti (Idel Clima, Ideal Standard, Finmatica e perfino il Pastificio Amato, cui di recente è stato perfino bocciata la possibilità del concordato, simbolo della industria locale, abbandona la produzione). Non è più una città di servizi. Lo era prima. Era una città che viveva di commercio. Oggi il commercio di vicinato è in crisi anche perché in zona industriale si è favorito al posto delle industrie l’insediamento della grande distribuzione. Eppure i presupposti per lo sviluppo c’erano tutti, ci sarebbero ancora tutti. Basterebbe forse pensare meno alle aspirazioni personalistiche o  agli interessi di pochi gruppi di potere in città. Salerno è una città naturalmente bella, posta tra due meravigliose coste in una posizione invidiabile, con risorse su cui con forza dovrebbe fondarsi un serio progetto di rilancio. Nulla ha fatto l’amministrazione progressista per difendere quelle che venti anni orsono rappresentavano certamente le risorse principali su cui costruire il futuro e lo sviluppo della città, le spiagge ed il mare. Noi ricominceremo, ripartiremo proprio dal recupero delle spiagge e del mare, per ridare speranze ai giovani di Salerno che non può continuare ad essere solo una città sul mare, deve tornare ad essere una città di mare! Sul destino della città, su quanto e’ stato fatto in venti anni, noi continueremo anche negli ultimi 15 giorni ad incalzare il Sindaco, gli chiederemo con forza un confronto pur ben sapendo che rifugge a qualunque forma di democratico contraddittorio preferendo parlare da solo e confrontarsi tutt’al più con le telecamere servili di Lira Tv! Del resto chi parla da solo può dire sciocchezze senza timore di essere smascherato. Vorremmo chiedergli di spiegarci non il suo programma elettorale, ma cosa ha fatto in venti anni di governo. Chi governa venti anni una città deve prima dar conto ei risultati ottenuti a beneficio di una comunità. Vorremmo chiedergli dei tanti progetti inaugurati, dei plastici illustrati con la bacchetta in mano alla stregua di un professore di violino, delle prime pietre di opere inaugurate…Vorremmo sapere, insomma, una sola grande opera conclusa tra quelle più volte annunciate e pubblicizzate, creando in città una realtà inverosimile e virtuale perfino percepita da molti ma in verità inesistente. Sea Park, cittadella dell’informatica, polo fieristico, polo annonario, stazione marittima, palazzetto dello sport, mercato coperto di Via Robertelli. Opere o incompiute o mai partite dopo venti anni di annunci. Ebbene a questa realtà surreale, inverosimile, noi contrapponiamo  la nostra idea di città. Una città solidale, costruita non nell’interesse di uno o di pochi ma programmata nell’interesse comune, per rispondere alle aspirazioni della collettività. Una città più sociale, dunque, una città con un’anima e finalmente con una identità produttiva. Nella nostra città, diciamolo subito e con forza, non c’è spazio per la cementificazione selvaggia, non c’è spazio per opere come il Crescent, per strutture, cioè, sovradimensionate destinate ad uffici ed  private abitazioni per qulche famiglia abbiente salernitana o destinato al riciclaggio del denaro casalese. La zona di s. Teresa è la più bella della città ed è quella che maggiormante può contribuire al rilancio di Salerno. In quella zona dobbiamo realizzare una struttura che abbia una pubblica utilità, che possa realmente attrarre flussi turistici producendo valore aggiunto per l’economia cittadina. Una struttura, come un grande acquario in progetto di finanza ed una cittadella del mare che sappia risarcire i tanti ragazzi di Salerno ingannati da utopie e false promesse. E basta con spese folli destinate esclusivamente a foraggiare l’immagine del primo cittadino, che guarda troppo a se stesso e poco agli altri, e che così è riuscito ad indebitare le future generazioni svendendo il patrimonio accumulato dalle generazioni precedenti. Pensate che il bilancio del 2011 prevede la copertura delle spese correnti per 11,5 milioni con dismissioni di beni immobili. Abbiamo allora ancora 15 giorni per far prevalere le nostre idee. Noi vogliamo vincere e ce la metteremo tutta fino all’ultimo giorno, fino all’ultimo voto consapevole che la nostra non è più una battaglia isolata ma l’azione di un gruppo magistralmente guidato dal nostro Presidente Cirielli che vuol cambiare Salerno che crede in un altro modello di governo. Possiamo riuscirci con l’aiuto degli elettori!         

2 pensieri su “Salerno: Pdl, Celano “Cambiare si può!”

  1. MA COSA DICI CARO CELANO ??? VEDI I DANNI CHE STA FACENDO LA PROVINCIA DI SALERNO SEI UN OTTTIMA PERSONA UN BRAVO PROFESSIONISTA ,MA LA TUA SQUADRA MI FA SORRIDERE :
    1) ANNETTA FERRAZZANO COSA HA FATTO COME ASSSESSORE AL LAVORO ?
    2) LUCIANINO CONFORTI COSA HA FATTO COME ASSESSORE AL LAVORO ?
    3) SALVATORE MEMOLI NEO AMBASCIATORE E GIA CONDANNATO
    4) ANTONIO PIERRO INDAGATO
    5) SENATORE FASANO NON HA SPRECATO UNA PAROLA PER SALERNO
    6) GAMBINO ALBERICO CONDANNATO
    …….MA CI FACCIA IL PIACERE ( MI AUGURO CHE LA REDAZIONE NON CENSURI)
    LO SAI BENISSIMO CHE MOLTE PERSONE DI DESTRA SEMPRE STATE ANTICOMUNISTE VOTERANNO QUESTA TORNATA A SALVATORE GAGLIANO !!!!!!

  2. Celano si vede che le cose vanno bene in società. E si vede pure che gli stipendi agli amministratori si pagano in tempo. Certo per il passato eri nell’obra invece oggi ti vediamo da per tutto ! E Bravo Celano !

I commenti sono chiusi.