Nocera Inferiore: “Il lavoro per unire il Paese” è il tema scelto quest’anno per la Festa del Lavoro

E’ un messaggio forte che intende raggiungere la generalità dei cittadini salernitani, nell’intento di superare gli steccati che ad arte sono stati frapposti dalla maggioranza di centrodestra, volti a favorire un modello di società fondato sulle diseguaglianze sociali. La riduzione dei diritti dei lavoratori, il licenziamento di migliaia di lavoratori precari, il mancato sostegno al reddito dei lavoratori e pensionati, le insufficienti risorse messe a disposizione per gli ammortizzatori sociali in favore di chi ha perso il lavoro per effetto della crisi, rappresentano una grossa ipoteca sul futuro del nostro Paese, ed in particolare del nostro territorio provinciale che, per condizioni sociali ed economiche, è più esposto agli effetti della crisi. E l’ipoteca grava, ovviamente, sui giovani che rappresentano il futuro. Il futuro è dei giovani, ma è a rischio se tutte le forze sane di questo Paese non pongono un argine a questo processo di disgregazione sociale che umilia il lavoro, non riconoscendogli l’intrinseco valore sociale che è condizione indispensabile per il diritto alla cittadinanza attiva. Il lavoro è, dunque, un valore da sublimare per superare le divisioni che in questi ultimi mesi ingessano il Paese: divisioni che riguardano non solo le forze politiche, ma anche quelle sociali che hanno il compito di organizzare, rappresentare e tutelare i lavoratori. E’ il bisogno di una ritrovata unità politica e sindacale, che ha portato noi Giovani della CGIL, , Giovani Democratici, Sinistrà Ecologia e Libertà, Giovani Comunisti, Unione degli Studenti, Coordinamento Universitario LINK, la Federazione dei Giovani Socialisti, la Rete Universitaria Nazionale e la Federazione degli Studenti, a costituire il Comitato Promotore “Il nostro tempo è adesso – Liberiamoci dalla Precarietà” , che ha visto scendere in piazza migliaia di giovani nella manifestazione tenutasi a Napoli lo scorso 9 aprile. Una manifestazione straordinaria, non solo per il numero di giovani coinvolti, ma soprattutto per la qualità dei contenuti espressi. Il nostro obiettivo è stato quello di porre all’attenzione del Paese, al centro dell’agenda politica, il tema del precariato, il superamento dello stesso quale forma di lavoro ormai consolidata per le giovani generazioni. E’ insopportabile che l’80% delle nuove assunzioni avvenga attraverso forme di lavoro precario; questo è indice di una bassa qualità del sistema produttivo, ma dimostra soprattutto che il lavoro ormai viene considerato solo come un fattore di costo. Meno costa e meglio è, meno costa e più facile diventa liberarsene. Oggi il lavoro precario costa meno di quello standard, ma dovrebbe invece costare di più, sia per diminuire il potere attrattivo da parte delle imprese, sia perché scarica sulle persone e sulla collettività rischi e oneri maggiori. Ridare centralità al contratto a tempo indeterminato agevolandolo fiscalmente, ridurre le forme di lavoro a tempo determinato cancellando le tipologie più dannose quali “voucher” e “staff leasing”, contrastare l’uso di stage e di tirocini truffa, organizzare un sistema universale di ammortizzatori sociali per chi ha perso il lavoro al di là delle diverse tipologie contrattuali, potenziare il ruolo dei Centri per l’Impiego, destinare maggiori risorse per l’edilizia scolastica, il diritto allo studio, ridurre i costi del biglietto Unico Campania per i giovani studenti e precari, nuovi spazi di aggregazione sociale per i giovani del territorio salernitano, e nuove forme di “Movida”, queste sono le proposte che intendiamo lanciare e proporre all’interno della manifestazione del Primo Maggio a Nocera.