Cava de’ Tirreni: presentazione ciclo di mostre “Mille anni, come un turno di veglia nella notte”

Questa mattina nell’aula consiliare del Palazzo di Città è stato presentato il ciclo di mostre organizzato dal Comitato nazionale per la Valorizzazione del Millenario dell’Abbazia benedettina della SS. Trinità di Cava e che vede al centro dell’impegno dei suoi componenti e dell’Ufficio Millennio del Comune di Cava i tesori artistici custoditi nell’antico cenobio benedettino. Il sindaco Marco Galdi, il consigliere delegato al Millennio Marco Senatore, l’abate Giordano Rota hanno illustrato nel dettaglio il progetto che avrà sabato la sua prima tappa con l’inaugurazione alle ore 18 della prima mostra – I Tesori d’Arte della Badia di Cava– allestita nel cenobio benedettino. Il sindaco Galdi ha espresso compiacimento e soddisfazione per le mostre che il Comitato per il Millennio, presieduto dall’on. Gennaro Malgieri, ha licenziato nel programma dei festeggiamenti perché saranno appuntamenti di grande respiro culturale e soprattutto spirituale. “La legge “Cirielli” sul Millennio ci dà la possibilità di accendere i riflettori della storia sulla nostra abbazia- ha dichiarato- Tutti i nostri sforzi sono indirizzati a ché questi riflettori restino accesi a lungo. E l’inserimento della nostra città, dei suoi monumenti, della sua Badia nel circuito Artecard e nella XIII Settimana della Cultura  ne sono un esempio. I ringraziamenti vanno a tutti quelli che stanno collaborando e collaboreranno per celebrare al meglio il Millennio”. Il consigliere delegato al Millennio, Marco Senatore, ha aggiunto: “Il programma di eventi che abbiamo allestito garantirà un grande afflusso di visitatori nella nostra città, protesa da tempo ormai grazie alla sua innata ospitalità ad accoglierli nel modo migliore possibile. La vocazione turistica sarà esaltata dal Millennio e dai festeggiamenti che si stanno vivendo e si vivranno per tutto l’anno in corso insieme alla comunità monastica con la quale il Comune e i suoi uffici sta lavorando in sinergia e in comunione di intenti”. Padre Abate Giordano Rota, concludendo la mattinata di presentazione dell’evento, ha ricordato quanto importante sia il messaggio spirituale che sottende all’intera serie di mostre. “Tutto quello che trasuda la millenaria storia della Badia merita di essere visto ma soprattutto di essere vissuto e contemplato. Quei paramenti, quegli ostensori, quei calici sacri sono il segno della presenza di Cristo nella nostra comunità monastica. E sono felice che i momenti forti di tutti i festeggiamenti per i mille anni di storia della Badia siano rappresentati soprattutto da occasioni di riflessione religiosa e spirituale”.