Sessualità bruciata in chat!

di Rita Occidente Lupo

Cresce la pornografia on line per 8 milioni d’italiani ed inizia con l’adolescenza: dai 14 anni, la curiosità morbosa scatena anche vizi e difficoltà. Esistono disturbi che incidono e condizionano notevolemnte lo sviluppo sessuale, proprio perchè alterano il ritmo naturale della crescita. Determinati siti pornografici, visitati frequentemente, consumano prematuramente le pulsioni e portano all’anoressia sessuale. Almeno in tali termini sta il problema, che in costante aumento non lascia dubbi per i ragazzi italiani, sempre più protesi al mondo informatico, da volerne vivere anche la fisicità: anche se, il passaggio dal mondo virtuale, a quello reale, non sempre alla facile portata! E così giovani dai 20-25 anni, che non riescono più a provare desiderio ne’ ad avere un’erezione. La frequentazione dei siti pornografici avviene quotidianamente anche per 3-4 anni, con la possibilità di una sessualita’ attiva online, attraverso le chat”. Tutto questo interrompe la maturazione naturale della sessualità:  quasi il 30% di tali internauti, maschi. L’Italia al quarto posto in Europa, dopo Germania (34,5%), Francia (33,6%) e Spagna (32,4%). Un’accelerata, dunque, a quelli che sono i meccanismi strettamente legati alla fisicità con il mega universo della rete, che intrappola anche le emozioni, rischiando  di svilire lo stesso sesso, dell’alto valore dell’affettività!  

 

 

Un pensiero su “Sessualità bruciata in chat!

  1. Direttrice,
    non la sapevo esperta psicologa. L’interessante del suo editoriale sono le percentuali che riporta, spero da fonti attendibili e documentate. La conclusione è un po’ azzardata, mi sembra: “svilire le stesso sesso” dell’alto valore dell’affettività. Un po’ di confusione tra i termini? Troppa sintesi per un tema non banale?
    Cordialità
    Giangastone

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