Viaggio nel disagio dell’italianità unita nella disunità dal Nord al Sud di Lembo

Il 17 marzo 2011 è festa nazionale. Una festa importante, introdotta per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Buon compleanno Italia La grande festa di tutti noi italiani; ci serve e serve fortemente alle nostre coscienze, per farci sentire più italiani e soprattutto italiani attenti e non distratti sulla propria appartenenza, sulla propria identità, sulle proprie radici, sul nostro cammino d’insieme. Oggi che il mondo è sempre più globale, occorre saper conservare la propria appartenenza; serve per meglio confrontarci con le diversità di una mondializzazione che, se non si è forti dentro e fortemente radicati alla propria appartenenza, si rischia nel Terzo Millennio un grave disastro planetario. Deve essere l’impegno di tutti noi per evitare che catastrofi umanitarie compromettano il futuro e quella civiltà dei popoli, comune patrimonio dell’umanità. Per garantirci e garantire l’uomo della Terra, in questo difficile cammino globale avviatosi nel corso del Terzo Millennio, occorre credere in Noi stessi, conoscendosi ed insieme coltivare la capacità di saper vivere con gli altri, imparando a confrontarsi, a dialogare, a ricercare percorsi di un comune e solidale insieme umano. Nessun uomo, in quanto uomo della Terra, può fare a meno dell’altro; nell’armonia della vita d’insieme, occorre una grande etica condivisa, per un’umanità globale, capace di pensare alla vita, alla vita di pace e di nonviolenza, senza la quale è difficile pensare al futuro. Per dare certezze a questi obietti vi, occorre una forte crescita diffusa di saperi, di conoscenza, di cultura dell’altro. Facendo appello alla cultura, un punto forte del pensare al territorio Cilento ed allo specifico del nostro territorio, vi invito a festeggiare tutti insieme i 150 anni dell’Unità d’Italia, un evento importante per garantirci e garanti re a quelli che verranno, quel senso di italianità e di unità che ci appartiene e di cui nessuno può fare a meno. È cosa veramente saggia da parte di tutti pensare al bene comune, mettendo da parte le divisioni sterili che sono dannose per il nostro cammino di cambiamento e di progresso.Non potendo fare altro per il nostro territorio, ho pensato di firmare con il mio Istituto di cultura, questo appello che vuole essere un invito alla riflessione, al camminare insieme, alla riscoperta del dialogo e del confronto in un mondo nuovo e solidale a partire da Noi, dal nostro territorio, laboratorio umano di uno stare insieme solidale, capace di esprimersi attraverso comportamenti

ispirati all’etica condivisa. Il 17 marzo festeggiamo l’Unità d’Italia; festeggiamo i 150 anni dell’italianità, ritrovandoci insieme nel dialogo e nello spirito antico dei nostri padri che, nelle occasioni importanti , sapevano essere solidali e sapevano affidarsi al messaggio di un futuro condiviso, brindando con un buon bicchiere di vino, dalle radici anti che e lontane. Per il 17 marzo, tutti insieme, esprimiamo la nostra italianità, esponendo la bandiera tricolore, il simbolo del nostro sentirci italiani veri e da italiani veri, cittadini del mondo. Più saranno i tricolori al vento, più sarà forte il senso d’insieme del sentirci anche da Noi italiani, in questo importante anniversario che ci ricorda i 150 anni dell’Unità del nostro Paese. Il presente appello è scritto con il cuore di chi crede nell’uomo e nei valori portanti della vita, la cui unica ed insostituibile fonte è la cultura, i saperi che sono da sempre serviti e sempre serviranno ad ogni uomo della Terra, per vivere bene con se stessi e meglio insieme agli altri. Per evitare nel nostro Paese, una crisi umana senza ritorno, occorre un nuovo umanesimo, una nuova cultura per l’uomo e sulle cose dell’uomo. Un abbraccio culturalmente ed umanamente forte, al grido d’insieme di viva l’Italia Unita.

buon compleanno Italia

Istituto Torre Antica – Cilento – Elea Il Direttore Giuseppe Lembo