Roccadaspide: Auricchio sulla Sanità

Ho appena letto il comunicato stampa ufficiale del P.D.L. salernitano a firma dei coordinatori Russo-Iannone, i quali riferiscono che la nota a firma del Sub Commissario Zuccatelli del 15/02/2011, prot. n. 1203, sia un regalo fatto dal manager ai suoi amici del P.D. L’affermazione, come il contenuto dell’intero comunicato, è sconcertante! Una strumentalizzazione politica inaccettabile per i modi e per i tempi in cui viene divulgata, ma soprattutto pericolosissima e chiaramente negativa per la battaglia che si sta sostenendo a difesa dell’Ospedale di Roccadaspide di Oliveto Citra da parte di tutti i Sindaci del Comprensorio, in uno ai rappresentanti istituzionali a vario livello e alla intera società civile, senza colorazione politica e/o casacca di appartenenza. Una battaglia semplicemente a difesa del territorio. Al pari dell’esternazione resa – politicamente molto scorretta e marcatamente strumentale – irragionevole, bizzarra e fuorviante appare anche la valutazione sul merito della decisione assunta dal Sub Commissario Zuccatelli con la nota citata e sulle condotte di quest’ultimo. Non mi risulta che costrizioni e/o intimazioni egli abbia mai imposto ad alcuno (semmai pressioni e tentativi di imposizione li ha subiti), limitandosi semplicemente a chiarire, con interpretazione autentica quanto opportuna, il contenuto e le concrete prescrizioni programmatiche del Piano varato ed approvato, che escludeva categoricamente un accorpamento medio tempore dei Presidi Ospedalieri di Roccadaspide e di Oliveto Citra in quelli di Eboli-Battipaglia. Quanto poi all’integrazione funzionale, tanto sbandierata in tutte le occasioni e circostanze di discussione che si sono avute da pressoché tutti i vari soggetti che hanno affrontato il problema, è da evidenziare come la stessa con la proposta di Piano Attuativo della dott.ssa Sara Caropreso trasmesso alla struttura commissariale della Regione Campania in data 31/01/2011 (che prevedeva la chiusura dei P.O. di Roccadaspide e di Oliveto Citra e da autorevoli esponenti e rappresentanti istituzionali della Provincia di Salerno definita come “IMpresentabile”) sia stata – di fatto – completamente accantonata, obliterata e mistificata. Infatti, come tutti hanno potuto verificare, quella proposta chiudeva gli ospedali di Roccadaspide e di Oliveto Citra. Resta il fatto che con la disposizione del Sub Commissario Zuccatelli questi ospedali concretamente si salvavano e restavano aperti a garantire assistenza sanitaria alle popolazioni dei territori di riferimento. Mi domando, quindi, a chi giova questa presa di posizione e iniziativa dei coordinatori Russo e Iannone?! Per quel che mi riguarda, se veramente si voleva e si vuole sostenere la battaglia a difesa del P.O. di Roccadaspide, questa era una buonissima occasione per tacere e sostenere fermamente la decisione saggia e corretta assunta dal Sub Commissario Zuccatelli, che di fatto riconosceva al P.O. di Roccadaspide la sua autonomia funzionale e strutturale, tenuto conto della specificità del territorio e di tutte le ragioni ampiamente documentate che ne giustificavano e ne giustificano il mantenimento a tutela del (concreto) diritto alla salute di tutta la popolazione della Valle del Calore, degli Alburni e dell’Alento. Come ho sempre sostenuto l’Ospedale e il diritto alla salute non sono né di destra, né di sinistra, e il criterio unico per comprendere chi vuole difenderlo veramente e chi, invece, vuol fare solo propaganda politica sta tutto qui:  l’Ospedale prima di tutto e prima di tutti. Prima dei partiti, degli schieramenti e delle appartenenze politiche. Il sottoscritto da sempre su questo tema ha seguito questa linea: a difesa dell’Ospedale e contro tutti coloro, di destra o di sinistra, che a vario titolo assumevano decisioni ingiuste, sfavorevoli e penalizzanti per il P.O. di Roccadaspide. Questa era la linea e questa resta. Per quanto riguarda gli altri scopriremo nei fatti e nei comportamenti che assumono se vogliono veramente difendere il P.O. di Roccadaspide concretamente o invece affossarlo, nel qual caso li combatteremo senza esitazione alcuna con ogni mezzo.

                                               Girolamo Auricchio