Scafati: bollette pazze, individuati i responsabili

  Apprendo dai giornali la proposta del presidente del Co.Tu.Cit – dichiara il sindaco Pasquale Aliberti- di annullare le bollette della Tarsu relative agli anni 2000-2003, rispetto alla quale posso dire di essere pienamente d’accordo, a patto che il centro-sinistra, attraverso il proprio referente, si faccia promotore della proposta in consiglio comunale supportata da tutti i pareri tecnici. Una cosa, infatti, è il chiacchiericcio sui giornali, altra cosa è farsi realmente portavoce di un provvedimento del genere e prendersi le proprie responsabilità fino in fondo. Su questo aspetto siamo aperti a qualsiasi proposta, a condizione che venga approvata all’unanimità e che non sia l’ennesimo tentativo di riaprire un affare-legale volto all’innesco di inutili e costosi contenziosi, come quelli che in passato hanno impoverito le casse del comune. Le bollette in questione, sono state inviate dal Comune, tramite la Geset, ai cittadini di Scafati, anche a chi in passato aveva già provveduto a saldarle. Finalmente abbiamo capito da chi sono stati commessi gli errori sulle bollette relative agli anni 2000/03. Le verifiche interne ci hanno condotto alla SETI, la società incaricata dalla precedente gestione di elaborare i dati relativi ai tributi. Tale società, infatti, provvedeva ad estrarre i dati dal CD prodotto dall’ufficio postale deputato ad incamerare i bollettini. Da qui, si impegnava a trasmetterli all’Alphasoft, programma del Comune  che gestisce il servizio tributi. E’qui che si è verificato il difetto di comunicazione e il conseguente smarrimento dei dati che oggi ha provocato questa disastrosa situazione! Rispetto a questi gravi errori, la nostra ipotesi è quella di intraprendere un’azione risarcitoria nei confronti della Seti per i danni provocati ai cittadini scafatesi e di destinare il ricavato alle famiglie che oggi vivono di stenti in quanto vittime della pressione fiscale subita in queste settimane. Stessa sorte avrebbe avuto la Geset nel caso fosse stata responsabile di tali errori.  Alla commissione Garanzia, invece, invieremo tutti gli atti e chiederemo indicazioni su eventuali azioni da intraprendere, relativamente ai grandi disagi prodotti a causa dell’inefficienza dei soggetti cui la precedente amministrazione era solita affidarsi. Sono loro, pertanto, a doversi scusare con i cittadini per tutto questo, per non aver controllato e vigilato su un procedimento così delicato. Non ci sono, pertanto, errori della gestione attuale sulle bollette del passato, ma sono gli errori del passato ad aver determinato le bollette pazze di oggi. Forse questo concetto non è ancora chiaro al presidente della commissione Garanzia. Anche relativamente agli interessi sul riscosso, la Geset non ha alcuna responsabilità, essendo quest’ultimi stabiliti nel bando di gara.  Da parte nostra, abbiamo già ragionato su una serie di provvedimenti straordinari da portare all’attenzione del prossimo consiglio comunale, come il condono fiscale della mora sulle bollette pregresse che consentirà di risparmiare il pagamento della mora pari al 30%. Abbiamo approvato in Giunta l’istituzione di un Fondo di sostegno al pagamento della Tarsu con relativo stanziamento di 250 mila euro da rimpinguare nel corso dell’anno, diretto ad un’ampia fascia sociale, in cui rientrano i nuclei familiari indigenti e quelli, che, titolari di un reddito fisso, per trovarsi in regola con i pagamenti, spesso non riescono a fronteggiare le spese quotidiane. In consiglio comunale, inoltre, porteremo la proposta di modifica dei regolamenti per consentire una maggiore rateizzazione delle bollette per privati ed imprese fino a un massimo di venti rate e la modifica del regolamento della Tarsu per consentire di pagare la tassa ordinaria 2011 in sei rate piuttosto che in quattro. Dopo aver chiesto svariate volte al presidente della commissione Garanzia un incontro nell’ambito della commissione per un confronto sulla questione Geset, ancora attendo una convocazione ufficiale che possa servire ad approfondire anche altre questioni, come la convenzione sulla Gymnasium e lo scempio prodotto dal Consorzio delle Farmacie. In merito, invece, all’immobile sequestrato al clan Sorrentino, abbiamo chiesto proposte e suggerimenti sul futuro della struttura anche all’associazione Libera, ma al momento non abbiamo ancora ottenuto indicazioni. Al momento, l’immobile risulta inagibile in quanto non adeguato alla normativa vigente. Anche su questo argomento, siamo aperti al confronto per un riutilizzo sociale della struttura”.