Nocera Inferiore: alluvione nel Salernitano, anche dalla Starza monitoraggio fondi

Anche una delegazione degli alluvionati della zona Starza di Nocera Inferiore farà parte del comitato di sindaci voluto dall’assessore provinciale alla protezione civile Antonio Fasolino all’indomani della protesta del due febbraio a Roma per chiedere fondi al Governo per i danni subiti dagli allagamenti dello scorso mese di novembre. Sarà istituito un tavolo tecnico-operativo necessario a stabilire come dovranno essere utilizzati i primi venticinque milioni di euro arrivati dalla Regione Campania. L’aiuto agli alluvionati della Starza di Nocera Inferiore dovrebbe essere tra le priorità in quanto vi sono, ad oggi, ancora nove famiglie fuori casa. Intanto i cittadini della Starza si dicono amareggiati per il polverone di polemiche che si è sollevato rispetto alla protesta del 2 febbraio. “Non ci aiutano le polemiche mezzo stampa – hanno dichiarato dalla Starza – siamo andati a Roma per porre attenzione su un problema serio e che non si lega ad alcun colore politico. In poche ore abbiamo visto svanire i sacrifici di una vita intera, non abbiamo di certo la voglia di ascoltare continue polemiche. Siamo stati a Roma perchè, nonostante tutto, abbiamo ancora la forza di lottare. Non possiamo essere criticati per aver aderito ad una protesta, restare a casa non avrebbe fruttato niente. Quella trasferta voluta dall’assessore Fasolino ci è invece servita a fare fronte comune con gli altri territori salernitani che come Nocera vivono da anni il disagio legato agli allagamenti. Ci è servita anche a far capire a chi, ancora oggi, in interviste e comunicati stampa nel parlare delle aree alluvionate fa riferimento solo alla Piana del Sele dimenticato che esiste anche l’Agro. Segretari provinciali di partito dovrebbero rappresentare l’intero territorio. Uniti dovremmo riuscire ad ottenere altri fondi, oltre i 25 milioni di euro già stanziati. Lo speriamo, stiamo lottando. Bisogna provarci, sempre. E siamo disposti ad accogliere consigli da chiunque voglia indirizzarci. Ma, in ogni modo, alle critiche preferiremmo proposte operative, ai comunicati stampa preferiremmo sopralluoghi nelle zone colpite dagli allagamenti”.