Caso Ruby:urge chiarezza investigativa!
Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano è seriamente preoccupato per gli ultimi sviluppi del caso Ruby e per il coinvolgimento del presidente del Consiglio. Occorre far chiarezza, ed occorre farla quanto prima. Il presidente della Repubblica segue con attenzione le nuove vicende giudiziarie che coinvolgono il premier. E in una nota ufficiale, che smentisce che sia avvenuta una telefonata tra Silvio Berlusconi e il Quirinale, si dice ben consapevole del turbamento dell’opinione pubblica dinanzi alla contestazione di gravi ipotesi di reato, e dinanzi alla divulgazione di numerosi elementi riferiti ai relativi atti d’indagine. La nota del Colle spiega poi che senza interferire nelle valutazioni e nelle scelte politiche che possano essere compiute dal presidente del Consiglio, dal governo e dalle forze parlamentari, il presidente della Repubblica auspica che nelle previste sedi giudiziarie si proceda al più presto ad una compiuta verifica delle risultanze investigative. Anche i vescovi italiani intervengono sul caso Ruby chiedendo chiarezza. L’agenzia stampa della Cei, la Sir, vuole che si faccia luce in termini stringenti sulla vicenda “così da non tenere sul filo la politica, le istituzioni, più ampiamente la governabilità”.”Al di là del gossip – si legge nel comunicato dei vescovi – bisogna che la questione sollevata dalla procura di Milano abbia delle celeri risposte”. Per chi ha la memoria lunga, sono ormai più di vent’anni, che le iniziative delle procure configgono con il sistema politico e con la stessa figura di Berlusconi, con esiti processuali diversi, e comunque trasmettendo un senso di conflittualità permanente e dunque di precarietà. “Per questo è necessario arrivare presto a chiarire e così mettere dei punti fermi”.