Salerno: furti a Foce Sele Tanagro, scoperti dalle Guardie del WWF

Succede anche questo sul Nostro litorale di Foce Sele, un’auto sovraccarica di “Pigne”  prelevate nell’area Militare adibita a poligono di tiro e Riserva Naturale.  Le guardie giurate del WWF insospettite da movimenti sospetti intorno ad un’auto parcheggiata sul ciglio della strada, nelle immediate adiacenze della recinzione dell’Area militare in Loc. foce Sele, attendevano i responsabili che, poco dopo, furtivamente entravano ed uscivano dalla riserva trasportando sacchi di plastica contenenti circa due quintali di Pigne, per poi rivenderle illegalmente ed immetterle sul mercato senza alcun controllo. Immediatamente identificati,  le guardie giurate del WWF del  Nucleo provinciale di Salerno, Coordinate da Albero Alfonso chiedevano il supporto dei Carabinieri del Comando Stazione di S. Cecilia , coordinati dal Tenente Manna, i quali immediatamente intervenuti,  accertavano i fatti ed in virtu’ della mancanza di documenti dell’auto e della relativa assicurazione ne disponevano l’immediato sequestro, oltre che del  suo contenuto.  Condotti  presso la Caserma i due responsabili di nazionalità straniera, dopo essere stati identificati, venivano  denunciati  a piede libero all’A.G. Nella stessa notte  le Guardie Giurate del WWF ispezionando la foce del fiume Sele scorgevano sommersa e  ben posizionata una sofisticata rete per la pesca di frodo che ormai da ore catturava piccoli pesci di ogni genere (novellame), probabilmente destinati alla vendita fuori Provincia o a qualche vivaio clandestino di specie ittiche di acqua dolce. Pur avendo  minuziosamente pattugliato  tutta l’area interessata,  nel tentativo di identificare i responsabili, le Guardie Giurate del WWF, tra l’altro anche con specifiche competenze per la Vigilanza Ittica impossibilitati a rintracciare i “pescatori di frodo” recuperavano la rete per poi sottoporla a sottosequestro, a carico di ignoti e a disposizione dell’A.G. Il pescato, ancora vivo,  veniva immediatamente liberato nelle acque dello stesso fiume Sele. Purtroppo quella della pesca illegale nei fiumi è ancora una piaga che stenta a guarire, il WWF è attento a questi fenomeni di pesca proibita poiché il danno al patrimonio ittico fluviale è enorme se si considera che oltre alla diretta sottrazione di milioni di avannotti catturati si determina un vero e proprio spopolamento a seguito della cattura indiscriminata.  I controlli sono durati per tutta la notte, con particolare riferimento alle aree del litorale al fine di accertare anche eventuali fenomeni di abbandono di rifiuti o materiali dimessi che sempre più spesso vengono poi incendiati.