Salerno: Cisl, Forestazione, l’allarme dai sindacati

Una crisi senza precedenti, che attanaglia da quasi un anno 5000 lavoratori a cui tocca preservare la salvaguardia del territorio provinciale. Il settore forestazione continua a vivere il suo ‘venerdì nero’. A dichiararlo sono stati i segretari di categoria di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil in una conferenza stampa, tenutasi stamane presso il salone ‘Rolando Cian’ della Cisl salernitana, dove è stato fatto il punto della situazione in merito alla delicata questione. Un caso spinoso nel 2010, che nel nuovo anno rischia di diventare una catastrofe in piena regola. “Per garantire gli attuali livelli occupazionali occorrerebbero almeno 120 milioni di euro. La Regione nel bilancio preventivo ne ha messi meno di 10. Si tratta di un paradosso, perché la previsione complessiva di spesa fatta dalla giunta Caldoro è di circa 12 miliardi di euro e quanto chiediamo noi sindacati, quindi, è meno dell’1% stanziato dalla Regione. Questo dimostra il totale disimpegno della politica regionale nei confronti dell’ambiente e del territorio”, ha affermato il segretario generale della Fai Cisl salernitana, Carmine Santese. Parole dure, raccolte e fatte proprie anche dai colleghi di Cgil e Uil, Giuseppe Carotenuto e Ciro Marino. “La politica deve svegliarsi. Parliamo in particolare degli esponenti locali”, hanno detto in coro i vertici provinciali dei sindacati di categoria. “Siamo aperti al dibattito con la Provincia di Salerno. Da tempo cerchiamo un confronto con il presidente Cirielli, l’assessore all’Agricoltura, Mario Miano, e tutte le componenti di Palazzo Sant’Agostino. Le parole d’ordine devono essere ascolto e confronto. Questo appello è rivolto anche al Prefetto di Salerno, Sabatino Marchione. Ai sindaci dei Comuni interessati, all’Uncem – l’associazione che raccoglie tutte le Comunità montane – ed i consiglieri regionali, di maggioranza e opposizione, eletti sul territorio abbiamo chiesto, in tempi rapidi, un incontro per decidere insieme le iniziative da intraprendere nei confronti della Regione Campania”. Hanno le idee chiare Santese, Carotenuto e Marino che al salone ‘Cian’ danno l’ennesimo ultimatum a Caldoro: “Il 2011 non può continuare come l’anno che ci siamo appena lasciati alle spalle. Bisogna arrivare in tempi brevissimi alla disposizione dei fondi occorrenti per realizzare gli interventi nel settore per quanto riguarda quest’anno”. “Contestualmente”, sottolinea Santese, “attraverso l’istituzione di un tavolo permanente già chiesto dalle segreterie regionali di Fai, Flai e Uila lo scorso mese di dicembre a Caldoro, bisogna arrivare al varo della riforma della legge quadro del settore che è scaduta nel 2006. Il tutto per stabilire la certezza dell’intervento pubblico e la pluriennalità degli impegni. Se questo non accadrà entro questo mese si arriverà, inevitabilmente, alla mobilitazione dell’intero comparto”.