Circoli ambiente: referendum su nucleare illegittimo, pronti a boicottare referenda su nucleare ed acqua
Ieri la Consulta si è pronunciata sulla ammissibilità di due dei quattro quesiti referendari posti in merito alla privatizzazione del servizio di gestione idrica e del referendum per abolire circa 70 norme contenute nei provvedimenti varati dal Governo Berlusconi per il ritorno dell’Italia al nucleare. “Riteniamo illegittimo ai sensi dell’art. 75 comma 2 della Costituzione, che recita ‘Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali’, il referendum sul nucleare” tuona Alfonso Fimiani, Presidente dei Circoli dell’Ambiente, “perché l’Italia è vincolata dagli ‘Atti di Roma’ ed ha assunto in sede Europea l’impegno di ‘sviluppare una potente industria nucleare’. Ma oltre la motivazione formale, c’è anche quella sostanziale: il nostro Paese ha la necessità di tornare all’atomo perché è un’energia sicura, pulita ed economica, come abbiamo sempre ribadito e come c’è scritto nel nostro programma”. Come annunciato nei mesi scorsi, i Circoli dell’Ambiente si sono fatti promotori dei Comitati dell’Astensione, perché “I referenda su nucleare ed acqua, che noi boicotteremo, sono destinati all’ennesimo fallimento del mancato raggiungimento quorum: ancora una volta milioni di euro vengono sottratti alle tasche degli Italiani dai comitati promotori di quesiti inutili che non destano l’attenzione neanche di un quarto della popolazione. Tale facoltà è purtroppo loro concessa da una legislazione ormai antiquata, che non prevede alcuna sanzione per i promotori di referenda che non raggiungono il quorum, che invece dovrebbero, in tal caso, sostenere interamente le spese. Con i Comitati dell’Astensione” conclude Fimiani “ed in collaborazione con altre Associazioni che hanno a cuore l’interesse dell’Italia ed il suo sviluppo energetico sostenibile, saremo prossimamente in tutte le piazze d’Italia per convincere gli elettori a non andare a votare”.
che strano. abbiamo queste menti eccelse superiori, come conoscenze giuridiche, alla media dei membri della consulta e non lo sapevamo. a salerno abbiamo questa ricchezza intellettuale e non la sfruttiamo? poi sono anche bravissimi a legare il tema del nucleare con quello dell’acqua da privare. senza di loro non sarei mai stato in grado di trovare la “connessione” e la necessità di privatizzare risorse pubbliche come l’acqua e quindi trasformarle in beni per far fruttare profitti e utili a pochissimi sulle spalle di tutti.
e meno male che stiamo parlando dei circoli dell’ambiente. o forse si riferiscono solo all’ambiente di arcore?