Parole Africane: Furaha (gioia)

Padre Oliviero Ferro

Sono contento, ho la “furaha”(gioia). E’ una frase che sentivo spesso in Africa. La gioia era per tante cose. Ho superato gli esami, ho avuto un bambino, sono venute delle persone a visitarmi,sono riuscito a concludere un affare, la mia squadra ha vinto la partita, ci siamo divertiti insieme…La lista sarebbe lunga. Ma c’è una cosa che mi ha sempre colpito in Africa. La GIOIA non è un qualcosa di personale,di egoistico. Per essere vera gioia, deve essere condivisa. Allora vedrai le persone che si mettono a danzare, a condividere il pasto insieme. Ma la gioia spesso nasce da un dolore, da una difficoltà che mi ha reso triste. Si cerca sempre qualcuno che mi aiuti a tornare in una situazione di gioia. Quando vado a visitare un ammalato, lui è triste. Ma dopo poco tempo,la mia presenza lo riempie di gioia e lo aiuta a guarire in fretta. Quando stai portando un peso sulle spalle e lo porti un po’, al suo posto, la fatica diminuisce e la gioia comincia. Quando ti accorgi della tristezza e della solitudine di una persona e ti fai vicino, la gioia può nascere più facilmente. In Africa mi hanno insegnato a non conservare per me la gioia, ma a condividerla. Non sempre è facile, ma almeno ci provo.