Grande fratello o piuttosto grande bestemmiatore?

don Marcello Stanzione

 Fino a poco tempo fa chi bestemmiava in televisione veniva pubblicamente redarguito e doveva fare le sue scuse al pubblico che formato da cattolici o da non credenti certamente era offeso da un atto di così grave cafonaggine ed empietà. L’edizione del “Grande Fratello 11” invece non ha espulso un concorrente, Matteo, a causa delle sue bestemmie che sono state riportate in audio integralmente. Dopo la barzelletta con bestemmia raccontata dal premier Silvio Berlusconi e mandata in onda su you tube, la nostra televisione offre sempre di più il desolante e schifoso spettacolo di una tivù spazzatura che va a finire in cloaca. E’ evidente che se il primo ministro si permette di bestemmiare che cosa non possono fare anche altri. Dire che la bestemmia è una gravissima offesa al Nome santo di Dio è dare una definizione esatta, ma un po’ fredda, arida, scheletrica, che non riesce a esprimere a sufficienza la drammaticità e la gravità mostruosa di questo fenomeno rozzo, incivile e per noi cattolici pure diabolico. Come non ci sono parole che possano esprimere fino in fondo la grandezza e la maestà infinita di Dio, così non ci sono parole che possano esprimere fino in fondo l’abisso di malizia e di miseria morale che è racchiuso nella bestemmia. Ogni definizione, per quanto precisa, dirà sempre troppo poco: la realtà dell’offesa a Dio è sempre molto più grande di quanto si possa esprimere. Si può e si deve comunque cercar di dare della bestemmia un’idea che sia il più vicina possibile alla realtà. Tentiamo allora, con poche pennellate, di tratteggiarne il ritratto. La bestemmia è l’urlo rabbioso di Satana che esce dalla bocca di un uomo per cercar di sporcare la gloria di Dio. Non è a caso che S. Caterina da Siena ha definito il bestemmiatore un  “demonio incarnato”. La bestemmia è il frutto più velenoso che può scaturire da un lampo di follia. C’è forma di pazzia stabilizzata e cronica e c’è una forma di follia che va a sprazzi e rende l’uomo capace di manifestare in un attimo abissi di stoltezza. La bestemmia è il segno più palese dell’odio e del disprezzo verso Dio, e questo al di là delle intenzioni di chi vomita quell’espressione blasfema. La bestemmia è il supremo atto di superbia che un uomo possa compiere, perché lui. Così piccolo e impotente, tenta di mettersi sotto i piedi il Signore Dio, infinitamente grande, infinitamente santo e onnipotente, quel Dio che, se solo lo volesse, potrebbe stritolarlo in un attimo e con ottime ragioni. La bestemmia è il più grande atto di stupidità, perché fa dell’uomo un nemico di Colui che vorrebbe essergli amico, padre, benefattore e salvatore. La bestemmia è anche il segno rivelatore di un animo bovino, è manifestazione di volgarità, di grossolanità e di poca intelligenza, perché una persona anche non credente ma fine, intelligente e perciò non volgare, sa trovare altri modi leciti per far sbollire un momento di tensione.. La bestemmia è una barriera innalzata tra il  bestemmiatore e tutti quelli che si sentono offesi dal linguaggio blasfemo, vedendo colpito quel Dio in cui credono e che amano come loro Padre: “La bestemmia –ha detto qualcuno- è il cancro dell’anima”. Come il cancro infatti invade tutto l’organismo fino a portare alla morte, così la bestemmia quanto meno annebbia, ma quasi sempre paralizza tutta le facoltà dell’anima e uccide in essa il gusto delle cose di Dio. La bestemmia è anche, quasi sempre, una malattia contagiosa che infetta altri. Nessuno mai infatti ha cominciato a bestemmiare per il gusto di bestemmiare, ma tutti i bestemmiatori sono diventati tali sotto la spinta del cattivo esempio ricevuto, e cioè perché infettati da collaudati bestemmiatori che sono stati i loro maestri di vizio e di imbecillità. La bestemmia è “un’offesa diretta a Dio, offesa che sarebbe qualcosa di inconcepibile se non fosse una tristissima realtà”. Berlusconi Silvio ed il figlio Piersilvio, vicepresidente del gruppo Mediaset che è autore del programma “ Il grande fratello” meditino… e si ravvedano.

Un pensiero su “Grande fratello o piuttosto grande bestemmiatore?

  1. Cosa può meditare uno che crede di essere egli stesso un Dio, penserà che colui che bestemmia ce l’avrà con quell’ALTRO e la cosa potrebbe anche fargli piacere.E’ come chiedere a Berlusconi “perchè sei Berlusconi?”
    Comunque,ironia a parte, don Stanzione, finalmente un punto d’incontro: la bestemmia è solo la volgarità dell’anima ed è giustamente un’offesa sia verso Dio, sia verso gli uomini che in LUI credono.Ma la volgarità della bestemmia non viene espressa solo da alcune precise espressioni, ma da tutte quelle trasmissioni appiatta-cervello che certe televisioni offrono, in particolare poi il Grande Fratello.Io ho avuto modo di seguirla qualche volta all’inizio per capirne il fenomeno. Ebbene trovo che sia semplicemente oscena e offensiva per l’intelligenza delle persone: E’ vero che a volte non c’è molta scelta tra i programmi,perchè anche la RAI si è appiattita ed ha raggiunto infimi livelli e sappiamo perchè.Ma a quel punto, meglio leggersi un buon libro che di sicuro arricchisce e non appiattisce i lobi cerebrali.E’ di una tristezza unica e rappresenta una realtà completamente finta.Non so i giovani cosa vi trovino di interessante, a parte la VOLGARITA’.Ma poi ci penso e mi rendo conto che i giovani di oggi sono stati cresciuti da quel tipo di televisione e la cosa è così profonda e radicata che sono stati contagiati anche tanti adulti. E poi si ha il coraggio di affermare che la televisione non è un’arma di “distrazione di massa”….! Meditazione sì, caro don Stanzione, ma sicuramente finalizzata a creare sempre nuove trasmissione appiatta-cervello.Questo e solo questo ci possiamo aspettare da chi a Dio vuole togliere il primato.Distinti saluti!

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