Buonabitacolo:questione Intergras, il sindaco “..è una croce”

Michele D’Alessio

La Provincia di Salerno con una nota del 29 Dicembre 2010, annulla la revocazione di divieto, alla Intergras srl. allo scarico proveniente dall’impianto di depurazione dello stabilimento ubicato in via Tempa Petrini a Buonabitacolo, nel fiume Calore. Dura e la Istantanea la  reazione del sindaco Dott. Agronomo Beniamino Curcio, che da Giugno 2009 è di nuovo alla Giuda del piccolo centro del Vallo di Diano.“Vedendo la nota della Provincia ha commentato il sindaco Curcio –  come sindaco e delegato del Comitato Cittadino “No alla Puzza”,  sono sconvolto per come funziona il sistema dei controlli a carico della Intergrass, classificata insalubre di I classe. Prima si revoca l’autorizzazione allo scarico delle acque del fiume Calore e poi, con una certa rapidità e facilità inconsueta, l’Arpac rivede la propria posizione e la Provincia di Salerno, dopo pochi giorni, annulla ciò che aveva revocato”. Per chi non sa ricordiamo brevemente i fatti : la questione Intergras srl  non è nuova per le amministrazioni comunali di Buonabitacolo che si  succedono  negli anni; amministrazioni che però non hanno trovato soluzione al problema anche perché di fondo vi è la delicata vicenda occupazionale che vede coinvolti oltre  10 lavoratori.  La ditta Intergras srl. si occupa di Trasformazione di  Pelli, Grassi e di scarti in generi provenienti  animali macellati o morti  accertati dal Asl (bovini, ovini, suini, ecc) . La fabbrica che è nata nel 1978, dopo un periodo di chiusura di alcuni anni, è stata riattivata tra il1993 e il 1994. All’epoca non c’era, l’autorizzazione integrata ambientale, c’era solo il parere che dava il Sindaco ed il parere subordinato al fatto che la fabbrica non avrebbe dovuto mandare questo cattivo odore “Puzza”  per dare il senso della questione. Adesso  la fabbrica è dotata dell’autorizzazione integrata ambientale, che sostituisce tutte le altre autorizzazioni, ed è dotata di un decreto di riconoscimento; parliamo quindi delle industrie insalubri di prima categoria. L’impatto ambientale della Intergras srl, è ormai noto a tutti gli italiani che si trovano in transito verso il golfo di Policastro che sono costretti, specie in estate, a chiudere ermeticamente i finestrini delle auto. L’odore vomitevole che emana è insopportabile e condiziona in maniera negativa la qualità della vita delle popolazioni di tre paesi limitrofi: Buonabitacolo, Montesano S/M e Padula. Inoltre, il fumo che sprigiona, spesso di colore nero intenso, desta molti sospetti intorno allo smaltito, creando allarmi per la salute pubblica.“Vivibilità, sviluppo economico e pericolo per la salute pubblica sono i tre fattori determinanti per dire che la fabbrica Intergras va necessariamente riconvertita ad altra attività – chiarisce l’amministrazione Locale  in un manifesto del 11 Settembre 2009 – l’amministrazione comunale è disponibile ad offrire lo strumento urbanistico idoneo per tale riconversione, unica via per salvaguardare i posti di lavoro e per porre fine al problema angosciante della “puzza”, che si trascina oramai da decenni. Il Comune, in ogni caso, non è disponibile ad attendere oltre, in quanto si è superato ogni ragionevole limite di sopportazione. I cittadini sono oggi fortemente esasperati ed ostinati e la prova è data dalle oltre 800 (40% dei residenti) firme raccolte al neo costituito Comitato Civico “no alla puzza”.

L’incompatibilità dell’Intergras con il contesto sopra descritto è evidente ad ognuno ed agli stessi proprietari, ai quali viene chiesto un gesto di responsabilità per valutare seriamente la proposta della riconversione dell’opificio, sapendo che l’amministrazione non indietreggerà dalle proprie posizioni, poiché è in gioco il futuro del paese. Negli ultimi anni, finalmente, è stata completata la “Bussentina”, il cui ingresso è proprio alle porte del paese. La superstrada taglia due fasce di territorio che, con la costruzione di due complanari, potrebbero essere facilmente raggiunte dai tanti turisti e viaggiatori in transito. In questi luoghi, ovviamente, si è spostata l’attenzione per uno sviluppo turistico e commerciale del paese. Il piano commerciale già dal duemila aveva indicato, in quelle aree, possibili sviluppi di attività commerciali, in un continuum con la zona industriale a qualche chilometro più avanti. Le occasioni dei nostri territori, inclusi nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, per far sì che il parco sia più opportunità che vincoli, devono passare attraverso la Risorsa Ambiente, facendone il volano dello sviluppo economico e sociale. Il PSR e le altre misure di finanza agevolata prevedono numerose opportunità per i privati per la costituzione di imprese in territori a forte vocazione insediativa, visto il flusso di persone in transito, ormai, in tutti e dodici i mesi dell’anno. Queste possibilità sono, purtroppo, del tutto precluse a Buonabitacolo da un’ impresa presente proprio all’ingresso del paese, la Intergras srl, una fabbrica di trasformazione di scarti di macellazione, considerata a forte impatto ambientale anche in condizioni di efficienza, mentre essa è fortemente obsoleta”. La fabbrica è ed è sempre stata una croce delle Amministrazione Comunale di Buonabitacolo, per risolvere il problema si trascurano altri problemi o si perdono occasioni importanti. Ma veniamo ai fatti, in seguito alle numerose richieste e proteste, consigli Comunali monotematici e  alle delibere amministrative anche di altri Comuni (Padula e Montesano), ritorna la speranza di una definitiva risoluzione, infatti, il 12 ottobre 2010 a Napoli, si riunisce  la VII Commissione Ambiente, Energia e Protezione Civile del Consiglio Regionale della Campania, presieduta da Luca Colasanto (PdL). Le attività dell’organismo, al quale ha partecipato, anche,  l’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano, come prima audizione hanno avuto proprio la problematica relativa allo scarico nel fiume Calore dell’opificio Intergrass di Buonabitacolo. Ad esporre «le enormi difficoltà che lo sversamento e soprattutto il cattivo odore crea all’intera area», fu una delegazione guidata dal sindaco Beniamino Curcio e dal presidente del Comitato “No alla Puzza” Savino Basile. «L’intera zona è infestata da emissioni che infastidiscono e probabilmente creano anche danno alla collettività», chiarirono il primo cittadino e il presidente del Comitato chiedendo, poi, «un immediato intervento per porre fine alla vicenda». Dopo ampia discussione, il presidente Colasanto garantì che «la Regione Campania si sarebbe fatta carico di una puntuale verifica dello stato dell’arte attraverso un’ispezione conoscitiva che accertasse il rispetto delle norme e la possibilità, o meno, per l’opificio di continuare l’attività». Nuove speranze, ad alimentarle è stato anche il  comitato “no alla puzza”.“Come primo cittadino, mi chiedo – continua il Dott. Curcio nella nostra dichiarazione di oggi – se i cittadini di Buonabitacolo possono stare tranquilli e come mai la fabbrica Intergrass, il 29 dicembre scorso, mentre era in atto il sopralluogo da parte del Corpo Forestale dello Stato e dei Vigili Urbani, mi domando, già sapeva che l’Arpac aveva predisposto la cosiddetta nota di specificazione? Certo dobbiamo accettare o subire il parere degli organismi di controlli superiori, e fare quello che dicono loro, e per questo la normativa non ci aiuta. E’ davvero demoralizzante dover registrare come sindaco che, di fronte ad un problema così grave e complesso, il comune sia costretto al più assurdo isolamento ed in balia del palleggiamento delle responsabilità tra un ente e l’altro senza poter capire fino in fondo dove finisce la competenza dell’uno e dove inizia quella degli altri. Visto che l’Arpac è stata così  rapida – continua il sindaco Curcio – nel trasmettere anche alla Intergras  srl.  la nota di specificazione dei risultati dei controlli, chiedo come sindaco e, quindi, come autorità sanitaria locale che  l’Arpac dimostri la stessa celerità anche quando sarà chiamata dal sindaco perché dalla Intergras  provengono emissioni fortemente maleodoranti ed insopportabili? Sussiste, insomma, la possibilità di sapere una volta per tutte se le emissioni in atmosfera siano del tutto innocue per la salute dei cittadini? Come sindaco chiedo e pretendo spiegazioni più dettagliate in ordine alla vicenda legata prima alla revoca dell’autorizzazione allo scarico e poi all’annullamento della stessa. Il mio sfogo è solo amarezza – chiude  il sindaco di Buonabitacolo – perché  devo garantirmi e mettermi nelle condizioni di dare le dovute assicurazioni alla cittadinanza, al mio popolo,  costretta da anni a subire gli enormi disagi connessi con la cosiddetta puzza della Intergrass.  La mia posizione e quella dell’Amministrazione comunale è sempre la stessa: la fabbrica può continuare nella sua attività ma senza alcun nocumento per la popolazione e per l’ambiente.”