Salerno: Ferrazzano replica al segretario Cisl Giudice

“Mi corre l’obbligo di rinfrescare la memoria al segretario della Cisl salernitana: la Provincia si è resa promotrice, nei mesi scorsi, dell’iniziativa di convocazione di una serie di tavoli di confronto sulla crisi che hanno avuto luogo sotto l’egida del signor Prefetto di Salerno ed ai quali hanno preso parte i rappresentanti di tutte le organizzazioni sindacali, compreso Giovanni Giudice”. L’Assessore provinciale alle Politiche del Lavoro Anna Ferrazzano respinge le accuse del segretario della Cisl: “L’ultima riunione l’abbiamo tenuta in Prefettura a luglio e non vedo come Giudice possa negare d’essere stato presente insieme a me, all’assessore provinciale Generoso Andria e agli altri segretari sindacali – prosegue – Eppure dovrebbe avere copia del verbale redatto in quella sede, dov’è messo per iscritto che la Provincia si dichiarava pronta ad erogare subito proprie risorse per la costituzione di un fondo per anticipare la cassa integrazione ai beneficiari delle aziende del territorio, ma poi purtroppo è venuto meno il necessario apporto degli istituti di credito. Trovo dunque sconcertante che Giudice si dichiari non al corrente di quest’iniziativa, che è stata proposta ad un tavolo al quale lui era senz’altro presente ma evidentemente pensava ad altro”.Anna Ferrazzano non chiude, però, al dialogo: “Basta con le polemiche. Siamo tutti accomunati dalla profonda preoccupazione per l’emergenza attuale, rispetto alla quale la Provincia non intende certo venire meno al proprio ruolo di mediazione e di raccordo con la filiera istituzionale anzitutto a livello regionale – conclude – E’ finalmente in fase di varo il piano per il lavoro di Nappi ed è questa una base concreta da cui partire, rispetto alla quale invito tutti i sindacati a  mettere da parte critiche strumentali o proposte di mobilitazioni che non servono a niente. La Provincia è pronta a riproporre l’istituzione di fondi per i lavoratori ed io personalmente solleciterò il signor Prefetto affinché convochi un nuovo tavolo al quale si possano confrontare tutti gli interlocutori che, a vario titolo, hanno la responsabilità di concorrere al superamento della crisi, con l’auspicio che stavolta anche gli istituti di credito si rendano maggiormente disponibili alla collaborazione”.