Ritratti Africani: i bambini ciechi sfilano durante la Festa Nazionale

Padre Oliviero Ferro

Il giorno della Festa nazionale e della festa della Gioventù in Camerun c’è la sfilata per le vie della città. Tutte le scuole, i gruppi, le associazioni, i militari, i partiti politici e altre realtà sono invitate a fare parte di questa grande manifestazione. Ci sono stato anch’io diverse volte con gli scout. Ero l’unico bianco in mezzo a tante persone “abbronzate”. Era una cosa simpatica soprattutto sentire i commenti degli spettatoti che vedevano questa “macchia bianca” in mezzo a un altro colore. Una delle realtà più belle di questa sfilata era il vedere i bambini ciechi. Si tenevano tutti per mano, o meglio, per un bastone, in modo da non perdersi. I loro educatori, con molta pazienza e con molto amore, li mettevano in fila e li facevano cantare. Erano quelli che aprivano sempre la sfilata. E al loro passaggio, tutti applaudivano. Facevano veramente molta tenerezza. Vedere i loro volti spenti, ma si vedeva che sorridevano, che si facevano forza per vincere questa loro difficoltà. Lo ho visti anche in altre occasioni che suonavano gli strumenti musicali e anche nella loro casa come cercavano di vivere la loro difficoltà. Qualcuno faceva loro scuola, li aiutava a vestirsi, a mangiare. Insomma erano i loro angeli custodi. Così potevano accettare un po’ meglio quello che non avevano potuto avere come tanti altri bambini. Mi rimangono sempre nel cuore, anche se non ho lavorato direttamente con loro. Sono dei piccoli angioletti che hanno gli occhi del Signore Gesù.