Scafati: nuova rete d’ assistenza domiciliare integrata

 “L’attenzione di questa amministrazione verso l’ospedale Mauro Scarlato è massima. – ha dichiarato il Presidente del Consiglio Comunale Andrea Inserra – Attraverso il costante dialogo con il commissario dell’Asl De Simone e i numerosi incontri alla presenza del dott. Lucchetti, responsabile del controllo di gestione, hanno portato ad un risultato importante. Stiamo, infatti, avviando un ragionamento sulla possibilità di realizzare nel territorio di Scafati una grande rete di assistenza domiciliare integrata (ADI) derivante da una collaborazione e una sinergia tra il Comune e l’Asl. Il progetto si pone come obiettivo quello di strutturare in maniera capillare l’ADI, un servizio rivolto anche ai pazienti al di sotto dei 65 anni e in grado di far fronte alla mancanza di posti letto ospedalieri e alla necessità di assistere pazienti non ospedalizzati, attraverso personale altamente specializzato, socio-sanitario e materiale. Si tratta di un progetto pilota mai realizzato prima in tutta la provincia di Salerno, che tiene conto delle reali esigenze del territorio ed è finalizzato a strutturare una ‘nuova sanità’ sul territorio di Scafati. Resta aperto, inoltre, il ragionamento sull’organizzazione e la futura riconversione del M.Scarlato. Al Commissario abbiamo ribadito che il nuovo piano di riconversione dovrà prevedere la realizzazione di un polo d’eccellenza in campo riabilitativo, punto di riferimento del meridione, nonché la salvaguardia dell’emergenza. Un ospedale che non solo non chiude, ma che punta al rinnovamento e al rilancio della sanità territoriale”. Sulla stessa linea il consigliere regionale Monica Paolino.“Dopo numerosi incontri,  cui ho partecipato insieme all’amministrazione comunale di Scafati, sono già arrivate le prime risposte dal Commissario De Simone. Abbiamo ottenuto, con grande soddisfazione, l’autorizzazione per l’utilizzo di 1 milione e mezzo di euro per pagare gli straordinari effettuati allo scopo di sopperire la carenza di personale della struttura ospedaliera, situazione questa presente anche in altri nosocomi della Provincia. In assenza di questi fondi, molte attività ospedaliere avrebbero subito una battuta d’arresto e alcuni reparti addirittura avrebbero chiuso. Ringrazio il Commissario per la disponibilità che sta dimostrando, anche attraverso questi segnali di apertura verso la città di Scafati”.