Salerno: Sicurezza, infortuni sui posti di lavoro ed investimenti nell’edilizia

 Sicurezza ed infortuni sui posti di lavoro, sommerso, illegalità, investimenti nell’edilizia e pensioni sono stati i temi al centro del consiglio generale della Filca Cisl Salerno che si è tenuto questa mattina presso il Grand Hotel Salerno. A fare gli onori di ‘casa’ è stato il segretario generale di categoria, Ferdinando De Blasio, che ha introdotto i lavori proseguiti, poi, con le relazioni del segretario generale della Filca Campania, Giovanni D’Ambrosio, ed il numero uno della Cisl salernitana, Giovanni Giudice. “Non sono entusiasta in questo consiglio generale, a causa dei dati che abbiamo registrato durante quest’anno. Ci sono cantieri che chiudono, aziende che lavorano all’insegna dell’illegalità e faccendieri che con la politica hanno poco in comune”, ha affermato nel suo discorso il leader degli edili salernitani, Ferdinando De Blasio. “Proprio per questo noi del sindacato abbiamo un mandato a cui non possiamo sottrarci. La Filca è stata presente su più fronti, denunciando la piaga del lavoro nero e la scarsa produttività dei cantieri, intervenendo nelle maggiori vertenze che hanno interessato il territorio in questi mesi. Abbiamo riaperto un dialogo con i colleghi degli altri sindacati e stiamo mettendo in piedi un’azione  efficace con l’associazione dei costruttori. Ma il merito è anche dei nostri segretari generali, come Raffaele Bonanni, al quale va tutta la nostra solidarietà per l’ennesima aggressione avvenuta qualche giorno fa”. Successivamente De Blasio si sofferma sullo stato della situazione locale: “In provincia ci sono opere appaltate con ribassi da paura, che superano anche il 50%, cosa che non garantisce la sicurezza dei lavoratori e l’opera stessa. E’ un sistema che non aiuta né il pubblico né il privato, perché vede la fuoriuscita delle aziende che lavorano bene e sono in regola. Poi, a questo si aggiunge anche il fiorire delle casse edili anomale, che non sono autorizzate a rilasciare il Durc. Questo ci crea non poche difficoltà ad operare, visto che le autorizzazioni a costruire vengono rilasciate senza il documento unico di regolarità contributiva. In questa battaglia possono svolgere un ruolo importante gli enti paritetici, perché c’è bisogno di mettere in campo azioni finalizzate ad arginare questi fenomeni ed avere un protocollo d’intesa con questi enti vuol dire portare tutela e diritti in quelle realtà non raggiunte dall’Ispettorato del lavoro. Il 2010 non è stato facile, ma il 2011 non sarà migliore. Per questo il gruppo dirigente della Filca provinciale dovrà essere unito come non mai, perché solo così possiamo fare un buon lavoro”. Sulla stessa lunghezza d’onda il numero uno regionale della Filca, Giovanni D’Ambrosio: “La crisi ha messo in ginocchio il settore dell’edilizia, che è l’asse portante dell’economia campana. In questo quadro a dir poco allarmante l’Amministrazione regionale e molti enti evitano accuratamente di incontrarci, nonostante da tempo abbiamo chiesto più volte degli incontri. Il fenomeno del lavoro nero dilaga e nessuno fa nulla per arginarlo. La situazione è drammatica e in questa marasma generale il lavoratore ha due associazioni a cui poter fare riferimento: quelle sindacali e quella della criminalità, con quest’ultima che mette in campo mezzi e strumenti che creano una concorrenza spietata”. Non le manda a dire neanche il segretario generale della Cisl salernitana, Giovanni Giudice: “Nel 2010 si è parlato tanto di crisi. Il prossimo anno spero che la parola d’ordine sia investimento, perché credo che solo in questo modo si possa uscire fuori dal periodo di recessione. La politica ci sta mettendo del suo, visto che sta allontanando le imprese sane dal Mezzogiorno e la Lega Nord ne sa qualcosa”. Infine, non manca una dichiarazione al vetriolo sul termovalorizzatore: “Quando un politico viene eletto per governare deve rappresentare tutti i cittadini e non il proprio partito. Bisogna, quindi, mettere da parte le ‘beghe di bottega’ e pensare concretamente alla collettività. Basterebbe un minimo di buon senso per risolvere la questione dei rifiuti in Campania”.