Fisciano: all’Ateneo per Filmidea, incontro con il regista Martone

Serena Caracciuolo

Le lotte per la cultura non vanno considerate separate, c’è una filiera intera che è sotto attacco, che  rappresenta la spina dorsale del Paese intero e non si riusciranno a rovesciare le cose finché tutti i lavoratori dei vari settori,  non capiranno che bisogna battersi per una lotta comune, che riguarda tutti i cittadini – queste le parole del regista e sceneggiatore  Mario Martone, presente all’incontro con i ragazzi dell’Università degli Studi di Salerno, realizzato da Filmidea.Mario Martone, ha presentato e discusso con i ragazzi stessi del suo ultimo lavoro: Noi credevamo, ispirato dal libro medesimo di Anna Banti. Un film che è stato molto criticato, sia dalla destra che dalla sinistra,  per la figura di  Giuseppe Mazzini rappresentato come un terrorista. Ma lo stesso regista ha tenuto a spiegare che si è voluto presentare, tramite un attento studio filologico, la figura di Giuseppe Mazzini in quanto uomo e soprattutto partecipe di una guerra clandestina di uomini disposti a morire. Un film che parla degli aspetti più nascosti della nascita dell’Unità d’Italia, del Risorgimento, delle insanabili divergenze tra nord e sud, dei rimandi continui tra passato e presente. Il regista ha definito la sua opera, quella distribuita nelle sale cinematografiche,  come una sinfonia dal carattere allegro, all’interno della quale su un ricamo di un’ambientazione ottocentesca si stagliano le lotte per i valori democratici da raggiungere. Noi credevamo, è uno strumento per i giovani e non solo, per acquisire e riprendere possesso della propria storia nazionale, un film dialettico e non ideologico, che rivela molto del nostro Paese. Diverse sono state le domande poste dai ragazzi: dalla crisi dei valori democratici, alla frattura tra nord e sud, alla sua esperienza teatrale e cinematografica. Aspettando anche a Salerno nelle sale Noi credevamo, date le poche copie proposte dalla casa cinematografica, questo incontro è servito a molti per poter riflettere e appropriarsi di questi messaggi per poter reagire definitivamente.